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Un’orgia di manifesti nella giungla della campagna elettorale

La campagna elettorale per le elezioni regionali entra nel vivo e i candidati danno il loro meglio… o peggio, a seconda dei punti di vista. Per un candidato ad una carica istituzionale, il rispetto delle regole dovrebbe essere fondamentale e, dover far vedere alla città, il proprio manifesto semicoperto dalla scritta “affissione abusiva”, (Clicca e guarda il video) dovrebbe essere un duro colpo alla propria immagine tanto da doverne compromettere l’intera campagna elettorale. Ma così, evidentemente, non è dato che, se c’è una cosa che accomuna i candidati di ogni schiaramento politico è, senza dubbio, il mancato rispetto delle regole di affissione dei manifesti. Campeggiano in ogni angolo di Cassino le immagini sorridenti di questo o quel candidato con su sopra quella scritta che, evidentemente non spaventa nessuno. A quanto pare, infatti, ogni candidato che non rispetta gli spazi assegnati, a fine campagna elettorale dovrà pagare un’ammenda di qualche centinaio di euro. Una bazzecola se si pensa a quanto, si sta spendendo per la propria campagna elettorale. Manifesti attaccati ovunque e, ormai non è più una novità, anche sui cassonetti dell’immondizia. C’è chi ha addirittura avuto il coraggio e il cattivo gusto di fare una priopria gigantografia a dimensione di palazzo. Una cosa è certa, se questo atteggiamento serve a calamitare voti e consensi, allora è vero il detto che ogni cittadino ha il governo che merita.
Ermanno Amedei
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