Un malore lo ha colpito a seguito della privazione di cibo e acqua. Si tratta dell’agente di polizia penitenziaria che insieme a trenta suoi colleghi sta portando avanti una protesta da lunedì per ottenere più personale all’interno del carcere di via Cerreto. Un braccio di ferro con il mistero della giustizia che si inasprisce secondo quanto riportano in una nota i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di polizia UIL – CGIL – SAPPe – OSAPP e SINAPPE del carcere frusinate. Protesta che va avanti nella sua forma più radicale, da quattro giorni, con l’auto consegna in caserma e lo sciopero della fame. L’adesione, fanno sapere dalla UIL, tocca punte del 65%. “Il personale è stanco, vilipeso, umiliato – afferma Eugenio Sarno della uilpa penitenziari – la radicalizzazione della vertenza è stata inevitabile –dopo che ieri il Provveditore Regionale ha proposto di inviare in missione solo 5 unità di Polizia Penitenziaria, la protesta rientra se l’Amministrazione Penitenziaria si siederà al tavolo per risolvere i problemi.â€
Tamara Graziani