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Anna Maria Tedeschi (IdV) interviene sul ‘nuovo’ significato del 25 aprile

Sono trascorsi 65 anni dalla Liberazione dell’Italia dal regime fascista e nell’aria si respira sempre più un preoccupante vento revisionista che confonde vittime e carnefici, che accomuna fascisti e partigiani. Dare il dovuto rispetto a tutti i morti non significa dimenticare le responsabilità storiche e politiche della peggiore tragedia del secolo scorso. Dalla lotta combattuta da uomini e donne liberi è nato il nostro Paese, la nostra Democrazia, negli ultimi anni sempre più minacciata. La Costituzione della Repubblica italiana affonda le sue radici nel sacrificio di coloro che diedero la propria vita per la libertà. Ogni tentativo di stravolgerla e adattarla strumentalmente ai voleri ed ai bisogni di pochi nostalgici deve essere stroncato. L’Italia dei Valori vigila e vigilerà affinché questo progetto revisionista non passi. Fare Resistenza oggi significa battersi contro la camorra che minaccia lo Stato di diritto, le eco-mafie che violano il nostro territorio, l’economia del profitto assoluto, la finanza delle speculazioni internazionali, lo strapotere delle multinazionali a caccia di opportunità, il malaffare sanitario che specula sulla pelle dei deboli, la corruzione che offende i cittadini onesti, la politica come esercizio del potere, la violazione dei diritti dell’uomo, la violazione dei diritti dell’infanzia e delle donne. Resistere, resistere, resistere, è un nostro diritto, ma ancor più è un nostro dovere.

Il Consigliere Regionale IdV

Dott.ssa Anna Maria Tedeschi

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