CASSINO (4-3-3): Indiveri; Lolli, Goisis, Bianciardi, Martinelli; Conti (15’st Giannone), Berardi (39’pt Jefferson), Kone; Bracaletti, Mezgour (19’st Merli Sala), Vigna. A disp.: Amadio, R. Romeo, Bica Badan, Morello. All.: Pellegrino.
BARLETTA (4-3-1-2): Di Masi; Cutrupi, Marchetti, Gambuzza, Legittimo; Manganaro, Menicozzo, D’Allocco; Rescio; Simoncelli (28’st Shiba), Infantino. A disp.: Vurchio, F.A. Romeo, Bendjema, D’Addato, Cavaliere, La Notte. All.: Sciannimanico.
ARBITRO: Di Ciommo di Venosa
MARCATORI:
NOTE: Spettatori oltre 1.500, almeno 400 dei quali di fede pugliese. Espulso al 25’st, per proteste, l’allenatore barlettano Sciannimanico Ammoniti: Merli Sala (C); Rescio, Infantino, Cutrupi (B). Angoli: 3-2 per il Barletta.
Recupero: pt 1’; st 3’.
CASSINO – Pochi brividi nella sfida tra Cassino e Barletta. Il pari, per ragioni di graduatoria, sta meglio ai pugliesi che si avvicinano ai play-off. A tenere in vita le speranze azzurre, invece, resta solo l’aritmetica. I giochi sembrano fatti, a vantaggio delle due pugliesi.
Il Barletta ha dimostrato al “Salveti†di meritare i play-off, dimostrandosi superiore alla rivale Brindisi (come sarebbe in classifica al lordo della penalizzazione). Da par loro, gli uomini di Pellegrino hanno sfiorato la via della rete con fiammate dovute ad invenzioni personali. Fermo restando che di occasioni da gol se ne sono viste ben poche: ai biancorossi, come detto, l’X stava bene e tutto sommato hanno controllato questo risultato.
Pochissimi appunti per quel che concerne il primo tempo. Al 3’ ci prova Alberto Rescio, tra i migliori della formazione ospite, con un gran tentativo dalla distanza che si perde però sul fondo. Qualche minuto dopo è D’Allocco a rendere necessario l’intervento di Indiveri per neutralizzare una punizione lenta ma potenzialmente insidiosa. Il resto della frazione trascorre senza particolari rilievi, sino al 41’: Luca Vigna, arretrato di qualche metro dopo l’ingresso di Jefferson per Berardi sfodera una gran bomba dai 40 metri che sibila accanto al palo alla sinistra di uno sconcertato Di Masi.
La ripresa. Subito una grandissima occasione per gli ospiti: ancora Rescio, dopo una bella discesa di Cutrupi, ha il match-ball all’altezza del dischetto ma un azzurro di schiena si infila sulla traiettoria e respinge il pericolo; quindi anche Manganaro si iscrive al festival del tentativo da fuori calciando alto. Nel finale la gara si risveglia leggermente: possibilità per Shiba, che è bloccato da un rapido Indiveri. Quindi le due occasionissime azzurre: prima è Jefferson, servito ottimamente da una “torre†di Bracaletti, ad indovinare il dribbling strettissimo in area ma a stringere troppo l’angolo del tiro, calciando a lato da due passi; quindi è Bianciardi, in pieno recupero, a sfiorare il colpaccio sparando di poco alto dopo una corta respinta della difesa barlettana sugli sviluppi di un tiro d’angolo.