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Con il camper nei cantieri, la Cgil in lotta all’illegalità e alla Camorra

La FILLEA CGIL sarà nei cantieri dela provincia di Frosinone con un camper per diffonder i principi del diritto, della suicurezza e della legalità. “Questa iniziativa vede la categoria degli edili, insieme con il sistema servizi della CGIL di Frosinone, impegnati per un mese in tutto il territorio della Provincia con un camper per visionare i cantieri, parlare con i lavoratori e con le Aziende ed informarli sul contratto, sulla busta paga, sul sistema Cassa Edile, sulla sicurezza, e fare la verifica fiscale e contributiva, che in molti casi, nell’illegalità purtroppo diffusa in questo settore, vede i diritti dei lavoratori edili negati”. A parlare è Benedetto Truppa Segretario provinciale della Cgil Frosinone.
“Il Camper dei diritti parte il 19 aprile da Cassino – spiega Truppa – dove sosterrà in quel territorio per la prima settimana, nelle tre settimane successive sarà presente in sequenza a Sora- Veroli, ad Alatri-Anagni ed infine a Frosinone dove l’iniziativa terminerà il 14 maggio.
La scelta della CGIL, è stata nella Conferenza di Organizzazione di mettere al centro il territorio, e la decisione di attuare questa iniziativa, con un camper itinerante va proprio in questa direzione, quella di portare il sindacato con il suo sistema servizi all’interno dei posti di lavoro.
Cosa ancora più importante se si pensa alla dinamica del settore dell’edilizia, dove siamo in presenza di lavoratori mobili, con cantieri che non durano in media più di quattro mesi, ma soprattutto con un sistema Aziende del settore dove oltre il 75% di queste hanno una forza lavoro con meno di 5 dipendenti.
L’iniziativa è ancora più importante, perché il settore dell’edilizia nella Provincia di Frosinone determina circa il 20% del pil, e non è immune dalla crisi economica. Dopo dieci anni continui di crescita i lavoratori edili sono scesi da 15.435 del 2008 ai 14.552 del 2009, le ore di cassa integrazione sono passate da 381.958 nel 2008° 1.134.049 del 2009 e oltre 2500 sono le domande di disoccupazione dei lavoratori del settore.
Questo è anche il settore dove è sempre più presente la manodopera straniera con circa 4000 lavoratori di cui l’85 % rumeni, oltre il 30% della forza lavoro complessiva, lavoratori che in molti casi vivono una situazione lavorativa fortemente precaria, con decurtazione del salario e negazione dei diritti.
E quando si parla di edilizia, bisogna tenere sempre al centro il tema della sicurezza, ancora troppo alto il prezzo che ogni anno si paga in termini di morti bianche ed infortuni, il numero in termini assoluti è più basso ma bisogna tener presente una percentuale molto alta di infortuni mai dichiarati all’INAIL, basti pensare che il 30% dei lavoratori sono irregolari.
Vi è anche una forte presenza di illegalità – conclude Truppa – determinata non solo dalla presenza sempre più forte delle aziende vicine ai clan della camorra, ma anche ad un sistema di elusione e di mancata applicazione delle norme a partire dal DURC, ed è per questo che la FILLEA propone un protocollo da sottoporre agli enti Pubblici per garantire la legalità nel settore”.

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