Discarica scoperta grazie all’elicottero della Finanza
13 Aprile 2010Grazie all’ausilio degli elicotteri del Corpo, la Guardia di Finanza di Fiuggi individua e sequestra una discarica di materiale pericoloso rinvenuta proprio a ridosso del Fiume Sacco.
In virtù della nuova programmazione delle attività di servizio congiunte, in attuazione del Protocollo d’Intesa tra Comando Regionale Lazio della Guardia di Finanza e ARPA Lazio, un velivolo del Corpo della Sezione Aerea di Pratica di Mare, durante una missione di volo operativa, individuava una discarica di rifiuti speciali di notevoli dimensioni realizzata sul un suolo privato, immediatamente a ridosso del canale portatore del Fiume SACCO.
Sarebbe stato impossibile senza l’ausilio dell’unità aerea, una facile individuazione dell’area adibita a discarica in considerazione che, la stessa, rimaneva ben occultata dalle civili abitazioni. I militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Fiuggi, in perfetta sinergia con il personale della Squadra Ambientale Sezione Operativa Navale di Formia, riuscivano ad intervenire prima che le già notevoli quantità di rifiuti speciali accumulati potessero creare ulteriori problematiche al canale interpoderale confinante, nonché alle falde acquifere sottostanti.
Proprio in ragione di quanto già riscontrato durante il sorvolo, ed in relazione a quanto emergeva dalla visione dei rilievi fotografici, l’attività veniva organizzata in modo tale che all’operazione di servizio prendessero parte anche i funzionari dell’ARPALazio di Frosinone i quali, constatato il critico stato dei luoghi, procedevano a relazionare quanto riscontrato sul posto nonché coadiuvare le operazioni di confinamento della matrice inquinante.
I militari intervenuti procedevano, pertanto in via preventiva, al SEQUESTRO dell’area di circa 250 mq adibita a discarica abusiva dove, erano stati stoccati circa 85 metri cubi di rifiuti speciali. Proprio l’ingente quantità di rifiuti accatastati nel tempo evidenziava la sistematicità dell’abbandono, evidenziando come, gli stessi, fossero stati abbandonati senza adottare alcun sistema di protezione dagli agenti atmosferici. Il comportamento antigiuridico posto in essere dagli indagati, faceva in modo che le acque piovane, una volta contaminate attraverso il contatto con i citati rifiuti, scorressero liberamente sul suolo e nel sottosuolo inquinandolo.
Dei fatti, veniva immediatamente informata l’Autorità Giudiziaria con Informativa di Reato redatta a carico di G.S.M., 65enne di Altamura, amministratore della Società proprietaria del lotto di terreno, per l’inosservanza alle specifiche disposizioni dettate dal DLgs 152/06 in materia di rifiuti e di tutela delle acque.