Una truffa milionaria scoperta dagli agenti della polizia postale di Isernia, messa in opera sull’intero territorio nazionale. Si tratta di una azienda padovana già nota per aver perpetrato truffe nel recente passato, ad ignari clienti poco avvezzi a barcamenarsi nel contorto mondo della finanza. I tre soci ed amministratori dell’azienda, che si sono aggiudicati ingiusti profitti per svariate migliaia di euro, sono stati denunciati a seguito di un’attività d’indagine che ha portato al sequestro di titoli finanziari. È stato un cittadino isernino a denunciare il fatto presso la Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Isernia. Nel caso specifico il denunciante, in data 19/11/2005, ha raccontato agli agenti di aver stipulato con la citata finanziaria un contratto d’acquisto di un’enciclopedia multimediale ad una cifra alquanto esosa (€.6.390,00), nonostante la stessa fosse costituita in specie da 30 CD Master, 30 Volumi ed un tv color da 20 pollici. “La truffa – ha spiegato il dirigente Polpost Francario – aveva compimento allorquando uno dei responsabili all’atto della consegna della merce, invitava l’acquirente a modificare la modalità del pagamento rateizzato riferendo che per problemi tecnici non era possibile pagare la merce con finanziamento, bensì con cambialiâ€. Quest’ultimo, in buona fede, aveva accettato la modifica del pagamento e dopo circa cinque anni, precisamente in data 30/12/2009 ha terminato di pagare tutta la merce, liquidando l’ultima cambiale sottoscritta. Dopo alcuni mesi il malcapitato ha ricevuto, però, dall’istituto di credito, ove aveva assolto alle citate cambiali, comunicazione del mancato pagamento di altre cambiali a suo nome e sempre a favore della medesima società di Limena (Pd). Pertanto si è recato presso il citato Istituto di credito al fine di estinguere i titoli, ma con stupore, all’atto del pagamento ha constatato che sugli effetti avevano falsificato la sua firma. Le complesse indagini finanziarie esperite dal personale della Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Isernia hanno così permesso l’identificazione e quindi la denuncia alla competente autorità giudiziaria dei responsabili della truffa, peraltro messa in opera sull’intero territorio nazionale, significando che i medesimi si sono aggiudicati ingiusti profitti per svariate migliaia di euro.
M.B.