Volo Libero al Trofeo Montegrappa / Il cattivo tempo fa annullare tre giornate su cinque
13 Aprile 2010 0 Di redazioneBen 142 parapendio e 96 deltaplani hanno affollato il cielo delle prealpi
venete, decollando dai pendii sopra Borso del Grappa (Treviso) ed allargando
i voli fino a percorrere 102 km e raggiungere quote attorno ai 2200 metri,
uno spettacolo unico che ha attirato come sempre migliaia di spettatori
presso l’atterraggio ufficiale del Garden Relais a Semonzo.
E non solo la gara era nel paniere confezionato dall’Aero Club Montegrappa e
dal consorzio turistico Vivere il Grappa, ma anche arrampicata, nordic
walking, escursioni guidate, aquiloni e la Expo dei produttori di
attrezzature per il volo libero, insieme a stand di prodotti tipici locali.
Piloti di 26 nazioni (Gran Bretagna, Argentina, Lituania, Francia, Austria,
Germania, Macedonia, Polonia, Venezuela, Ungheria, Slovacchia, Slovenia,
Norvegia, Bulgaria, Repubblica Ceca, Grecia, Lussemburgo, Olanda, Spagna,
Russia, Romania, Belgio, Marocco, Svizzera e Italia) hanno sancito il trofeo
veneto manifestazione più importante d’Europa.
Poca lingua italiana sul podio, a dispetto delle graduatorie che ci vogliono
al vertice con un nutrito elenco di titoli mondiali ed europei da difendere
negli imminenti campionati.
Nella classifica generale parapendio due francesi, Luc Armant e Yann
Martail, lasciano al terzo posto per una manciata di punti il nostro Luca
Donini di Molveno (Trento). Nella classe sport l’austriaco Thomas
Brandlehner relega il laziale Fabio Pasquali e Giorgio Darra rispettivamente
al secondo e terzo posto, mentre tra le donne vince la polacca Kataryna
Gruzlewska, seguita dalla francese Christine Metais e da Petra Slivova
(Repubblica Ceca). Quarta la friulana Nicole Fedele.
Nel deltaplano dilagano gli austriaci, in testa il pluridecorato,
incontenibile e sempreverde Manfred Ruhmer, seguito da Robert Reisinger e
Manfred Trimmel. L’azzurro Elio Cataldi (Vittorio Veneto, Treviso) è al
sesto posto. La britannica Kathleen Rigg vince la gara femminile, mentre Tim
Grabowski (Germania), Toni Raumauf (Austria) e Dieter Mueglich (Germania)
occupano il podio delle “ali rigide”, le macchine più perforanti per il volo
libero.