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la videocon di Anagni passa dalla cordata indiana a quella arabo canadese e riprende vita con il fotovoltaico

950 assunzioni in cinque anni e 35 milioni di euro di investimenti per portare la produzione della videocon di Anagni nel settore del fotovoltaico.

Questi i numeri presentati al ministero da parte della Ssim, la società arabo – canadese disposta a rilevare l’azienda dagli indiani. Non saranno riassunti quindi tutti i 1300 dipendenti, e le assunzioni saranno comunque graduali.

Velato ottimismo da parte dei rappresentanti sindacali i quali hanno avuto conferma che il governo è garante dell’operazione.

Altro elemento positivo il fatto che la Ssim è un’azienda che si sta espandendo in Europa e in questo contesto Anagni rientra nella visione strategica.

Tuttavia il piano industriale presentato è tutto da approfondire.

Secondo Silvio Campoli della Cgil: è stata fatta una dimostrazione molto scolastica rispetto al prodotto da realizzare, rimane da approfondire la fascia di mercato e quali tecnologie si vogliono utilizzare.

È stato quindi inoltrata la richiesta al ministero dello sviluppo economico di nuove riunioni tecniche proprio per poter dare una risposta a queste domande.

Solo approfondendo tali temi si potrà capire se si è di fronte ad un piano industriale e ad un progetto serio e quindi se la vicenda videocon potrà evolversi in modo positivo.
Tamara Graziani

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