Da Giulio Rossi, riceviamo e pubblichiamo:
“Che fine ha fatto l’iniziativa dell’itinerario storico artistico definito “Carcìa delle Piaggeâ€? Una targa, di fronte alla Porta di San Nicola, che è stata recentemente restaurata, ma che si trova ancora in un ambiente estremamente degradato a causa della vicinanza di numerosi ruderi, pericolanti ed invasi da erbe infestanti, indica che questa zona era popolata da numerose botteghe dei “Pannilani†che fin dal Medioevo confezionavano artigianalmente il celebre “Panno d’Alatriâ€, famoso nel passato in tutta Italia per la sua impareggiabile resistenza. Non ho trovato nessuna menzione di questo itinerario sui siti ufficiali della città di Alatri (Comune, Pro loco). L’unica
testimonianza rimasta sono le targhe poste all’imbocco delle strade d’accesso o in prossimità dei pochi monumenti esistenti nei rioni Scurano e Piagge, in quel dedalo dei vicoletti dove un tempo si sentivano i ticchettii sonori dei telai azionati incessantemente dalle “tessarelleâ€, le donne alatrensi che con i lavori di maglieria costituivano la primaria fonte di guadagno per le loro famiglie. E’ forse diversa la sensibilità degli attuali amministratori per queste antiche tradizioni? Ritengono che questi quartieri debbano profondare
nel degrado restando sempre di più ai margini della vita culturale e turistica
cittadina? O forse la spiegazione e più banale e consiste semplicemente nel
fatto che è necessario sminuire e così far dimenticare qualsiasi iniziativa delle precedenti amministrazioni?”
Dr. Giulio Rossi