Cuscinetti a sfera con marchio Skf taroccato, gli stessi prodotti nello stabilimento di Cassino, sono stati sequatrati dalla guardia di Finanza di Caserta. a dire il vero si tratta di un maxi sequestro dato che i pezzi conservati in un magazzino alla conta fatta dai finanzieri sono risultati essere ben 180 mila per un peso complessivo netto di 90 tonnellate, recanti il marchio contraffatto dell’azienda svedese leader mondiale del settore, m che, almeno a Cassino, sta vivendo momenti difficili. La merce sequestrata è stata trovata all’interno di depositi localizzati a Casagiove (Ce).
Il valore contabilizzato ai prezzi medi di vendita al cliente finale, si attesta intono ai 5 milioni di euro. ma il danno economico e, di conseguenza occupazionale che ne sarebbe scaturito per il cassinate se quei pezzi fossero finiti sul mercato sarebbe stato incalcolabile.
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Si tratta di un sequestro che, per dimensioni quantitative, si colloca sicuramente tra i più significativi ottenuti in ambito europeo.
Il sequestro è scattato al termine di un attento esame dei singoli pezzi, che ha consentito di rilevarne diverse anomalie, quali l’impronta del marchio posto sul dispositivo meccanico e sulla confezione, il Paese di produzione, il carattere utilizzato per le marcature e l’esatta posizione dello stesso, che non pochi sospetti hanno ingenerato sia negli investigatori che nel personale specializzato della stessa azienda produttrice, le cui perizie tecniche hanno avvalorato i sospetti delle Fiamme Gialle sulla effettiva genuinità dei cuscinetti.
D’altronde oggi individuare un cuscinetto contraffatto non costituisce di certo un esercizio agevole, atteso che i produttori illegali di cuscinetti adottano metodi subdoli per ingannare gli utenti finali, quali la rietichettatura, la rigenerazione, la pulitura e la lucidatura dei pezzi meccanici.
Grazie alle odierne sofisticate tecnologie grafiche, in tutto il mondo, produttori senza scrupoli sono in grado di riprodurre in maniera molto fedele le confezioni utilizzate dalle ditte produttrici per aumentare le possibilità che i cuscinetti contraffatti riescano ad inserirsi nei canali legittimi di distribuzione industriale.
Il materiale sequestrato è stato concentrato presso lo stabilimento SKF Italia di Cassino, in giudiziale custodia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Alla medesima Autorità sono stati denunciati tre soggetti, tutti di origine napoletana, titolari dei depositi di rivendita, responsabili a vario titolo per contraffazione, ricettazione e frode in commercio.
L’operazione di servizio condotta costituisce ulteriore testimonianza del costante presidio economico – finanziario esercitato dal Corpo sul territorio casertano, significativamente intensificato nel campo della contraffazione ai fini della salvaguardia delle regole della concorrenza e del mercato e, soprattutto, nella particolare circostanza, della sicurezza dei consumatori.
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