Si è svolta questa mattina presso la Sala Consiliare del Comune di Lanciano, la conferenza stampa per presentare la manifestazione “ NO ALL’ABRUZZO PTERTOLCHIMICO†che si terrà domenica 30 maggio 2010. L’iniziativa dell’Associazione “nuovosensocivico†è patrocinata dall’Amministrazione Comunale di Lanciano e dalla Provincia di Chieti.
Presenti all’incontro, il Sindaco Filippo Paolini, il Presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio, il Vice Presidente dell’Associazione Alessadro Lanci.
Di seguito il documento congiunto del Sindaco Paolini e del Presidente della Provincia di Giuseppantonio.
Il progetto di petrolizzazione del 50% del nostro territorio, sui cui vive il 90% della popolazione potrebbe risultare una sciagura per le nostre Comunità .
In tutto l’Abruzzo l’attività petrolifera è già molto forte, a breve entreranno in funzione altri 15 pozzi offshore, ma nessun Comune ha mai visto i risultati economici di questa pseudo ricchezza.
Solo pochi hanno goduto e godono di vantaggi economici legati alle attività estrattive, tutti gli altri abruzzesi avranno solo aria e cibo inquinati, in pratica l’anticamera per patologie tumorali.
Il petrolio abruzzese, definito tecnicamente petrolio amaro per la sua scarsa qualità , essendo intriso di zolfo e di altri elementi che lo relegano agli ultimi posti nella graduatoria della qualità definita dall’Istituto Governativo Americano per il Petrolio, (pari a 12 su una scala da 8 a 52) con estrema difficoltà permette la produzione di benzine, da esso per lo più si può ricavare solo olio combustibile.
Per essere trasportato necessita di una prima lavorazione in loco (desolforazione), che può essere fatta su Centri Oli galleggianti, come previsto per Ombrina Mare o direttamente sulle piattaforme, immettendo nell’aria ingenti quantità di idrogeno solforato ed altri inquinanti, senza la possibilità di alcun controllo da parte delle autorità locali essendo esse off-shore.
L’estrazione del nostro petrolio non è una necessità nazionale, ad esso sono interessate piccole società straniere che, non potendo partecipare alle grandi campagne di ricerca mondiali, puntano a diventare proprietarie del petrolio abruzzese in cambio di irrisorie royalties rilasciate allo Stato.
La trasformazione della Regione in distretto petrolifero degraderà inesorabilmente lo sviluppo abruzzese, fondato su agricoltura, turismo e industria manifatturiera.
Fermiamo questo scempio, così come sono riusciti a fare in Veneto, in Piemonte, in Toscana ed in Brianza dove i Sindaci, ponendosi alla testa di un vasto movimento popolare, dopo aver raccolto 50.000 firme, sono riusciti a bloccare la realizzazione di due nuovi pozzi petroliferi e dei relativi impianti connessi.
Contro questa deriva tutte le associazioni, i movimenti, gli studenti, i sindacati, i partiti politici, le categorie produttive, stanno organizzando manifestazione per il 30 maggio a Lanciano.
Sostieni questa battaglia di civiltà con la tua partecipazione.
Uniti, senza pregiudizi ideologici e al di là di ogni appartenenza politica, potremmo arginare questo silenzioso ed inevitabile degrado garantendo lo sviluppo abruzzese attraverso le linee già tracciate.
Vi invito quindi a partecipare Domenica 30 Maggio 2010 alla manifestazione a Lanciano con raduno alle ore 17,00 in Via Masciangelo (Quartiere Santa Rita) da dove partirà il corteo diretto in Piazza del Plebiscito.