Reparto di oncologia a rischio, il sindaco Scittarelli fa appello alla Regione
12 Maggio 2010“Costituisce un altro colpo deciso verso il ridimensionamento dell’ospedale Santa Scolastica di Cassino quello appreso quest’oggi attraverso i giornali che annuncia la chiusura dell’Unità semplice di oncologia, con il conseguente trasferimento a Sora dei due medici che in essa prestano servizio”. Lo dichiara in una nota stampa il sindaco di Cassino Bruno Scittarelli in merito alla notizia lanciata ieri da IlPuntoaMezzogiorno relativa al futuro del reparto di oncologia del Santa Scolastica (leggi notizia).
“E’ intollerabile – continua il primo cittadino – che da mentre si continua a disattendere l’attuazione completa del Dea di 1° livello, previsto per il nostro ospedale, si prosegue nel ridimensionamento dello stesso ospedale chiudendo o riducendo reparti.
Pur rappresentando una Unità di tipo Semplice, l’oncologia a Cassino comunque costituisce un punto di riferimento per una tipologia di pazienti particolari, colpiti da patologie gravissime e spesso causa di morte.
Per loro, e leggendo i giornali si parla di oltre 1500 persone, doversi recare periodicamente presso l’ospedale di Sora rappresenta un disagio notevole, per loro e le loro famiglie, ma anche una mortificazione che va ad aggiungersi all’angoscia per l’evoluzione del male che portano dentro.
I numeri dimostrano che la funzionalità di oncologia a Cassino costituisce occasione di filtro e di decongestionamento di cui trova giovamento anche lo stesso ospedale di Sora, verso il quale tutta l’attuale utenza di Cassino dovrebbe riversarsi.
La ristrutturazione organizzativa dell’ospedale Santa Scolastica, e la Consulta dei Sindaci lo ha sempre sostenuto anche all’interno della proposta di trasformazione dell’Atto Aziendale, deve assicurare la conservazione dell’Unità Semplice di oncologia ed il potenziamento delle altre strutture, così come prevede l’istituzione del Dea presso il nostro ospedale.
La nuova amministrazione regionale finalmente si sta insediando, per cui faccio appello al presidente Polverini e ai vertici dell’ASL di Frosinone affinché si proceda alla reale istituzione del Dea di 1° livello prendendo in considerazione quanto proposto all’unanimità dalla Consulta dei Sindaci del Lazio Meridionale”.