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Stalking, 30enne “condannato” ad una distanza di 500 metri dall’amata perseguitata

I carabinieri della stazione di Vasto (Ch), unitamente ai colleghi della stazione di Gissi, sotto il comando del capitano Loschiavo, a conclusione di delicate indagini, hanno notificato a M.M. 30enne operaio di Gissi, l’ordinanza di misura cautelare del divieto di avvicinarsi a meno di 500 metri da C. A., 40enne, per lungo tempo vittima di minacce e “atti persecutori” posti in essere dal predetto.
La donna, separata e madre di figli in tenera età, dopo una breve relazione con l’indagato, non era più riuscita a “liberarsi” di lui.
L’ingombrante presenza di M.M. nella vita della donna, col tempo si era trasformata in una vera e propria persecuzione, per lei e per i suoi cari.
Dalle minacce, infatti, M.M. era passato alla violazione di domicilio, alle lesioni e al continuo controllo della vita e delle abitudini della donna.
Il continuo comportamento invadente dell’uomo, alla lunga ha avuto anche riflessi nella serenità della vita familiare e nello stato di salute della donna.
L’ex amico, quindi, era diventato un vero incubo.
Disperata, la donna, dopo aver tentato in tutti i modi di far capire all’uomo che il suo comportamento era diventato impossibile ed insopportabile, non sapendo cos’altro fare, si rivolgeva ai Carabinieri raccontando il tutto.
Avviate le indagini e riscontrata la gravità della situazione, i Carabinieri informavano la competente Autorità Giudiziaria denunciando M.M. per stalking.
La Procura della Repubblica, valutati gli atti, chiedeva al G.I.P. del Tribunale di Vasto l’emissione della misura cautelare. Richiesta ampiamente accolta con l’emissione della ordinanza di misura cautelare in questione.
M.M., ora, non potrà avvicinarsi a meno di 500 metri dalla donna, dai suoi familiari e dai luoghi abitualmente da loro frequentati. In caso di inottemperanza al suddetto divieto, per M.M. si aprirebbero immediatamente le porte del carcere.

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