Resistono le misure cautelari per i tre indagati arrestati lunedì mattina da carabinieri e guardia di Finanza relativi agli episodi di maltrattameto e violenza sessuale avvenuti nella casa dell’Anziano a Lanciano. Questa mattina il gip ha rigettato le richieste di scrcerazione avanzati dai legali di Eva Bucciarelli e la figlia Arianna Di Tommaso, quest’ultima ai domiciliari, che gestivano la struttura di accoglienza per gli anziani. Le due sono accusate di maltrattameni. Stessa sorte per il medico della Asl Claudio Turchi, anche per lui, accusato di aver tentato di barattare l’esito di un controllo nella struttura, con un atto sessuale richiesto alla proprietaria, il gip ha rigettato la carcerazione.
Una storia i cui contorni sono stati diesgnati a grandi linee dagli investigatori i quali però, stanno continuando a lavorare per far emergere particolari che possano ulteriormente avvalorare già l’enorme mole di materiale investigativo prodotto. Ci si aspetta, infatti, che l’aver aperto il coperchio al grosso vaso occultato in via Santa Giusta consigli ai parenti delle vittime dei maltrattamenti, di denunciare abusi da loro scoperti e che a voce singola non sarebbe stata ascoltata. Ed infatti qualcosa trapela; articoli di stampa, questa mattina raccontavano di denunce di parenti che si erano accorti che per due anni il catetere al loro caro.