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morte di un feto, ginecologa di Frosinone condannata dalla terza corte di appello di Roma

Accusata di violazione della legge sull’interruzione della gravidanza.

Si tratta di una ginecologa di Frosinone.

V. P., è stata condannata oggi a due mesi di reclusione dalla terza corte di appello di Roma per aver provocato con «imprudenza, negligenza ed imperizia» la morte di un feto.

I giudici hanno quindi ribaltato la sentenza di primo grado che aveva mandato assolta l’imputata. Secondo l’accusa, la ginecologa avrebbe deciso tardivamente il ricovero di una gestante, arrivata oltre la quaranta-duesima settimana gravidanza.

Il feto venne alla luce già morto nell’ospedale di Velletri nel gennaio 2004. Per la stessa vicenda sono già stati condannati anche due medici dell’ospedale, Walter Favale e Luigi Addessi, a otto mesi di reclusione per negligenze in materia di controlli.

Nel processo la parte lesa è stata rappresentata dall’avvocato Stefano Maccioni.

Tamara Graziani

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