Site icon Notizie dall'Italia

Paralisi nelle attività del Consiglio Regionale, proteste delle opposizioni

Duro attacco delle opposizioni in Consiglio regionale alla paralisi delle attività della giunta Polverini.
“Dodicimila euro per mezza riunione – tuonano i rappresentanti dell’opposizione – è ciò che incasseranno i consiglieri regionali del Lazio”. A tanto ammonta più o meno la loro busta paga tra indennità (4.252 euro), diaria (4.002), contributi per i rapporti con gli elettori. Il bilancio dei lavori, infatti dal 29 marzo, data delle elezioni, è di una seduta e mezzo. La prima si è svolta il 12 maggio, con la proclamazione degli eletti e per ascoltare il discorso della Polverini. La seconda, fissata al 26, rinviata per un malessere della presidente, si è tenuta il 3 giugno, ma non ancora conclusa. Motivo? “Secondo il regolamento – spiega il capogruppo radicale Rossodivita – all’ordine del giorno della seconda riunione c’è l’elezione del presidente di una delle commissioni speciali, quella sul controllo contabile, che va alle opposizioni. Qui però manca l’accordo tra i partiti”. Risultato? Finché non si chiude, è tutto fermo. “Tante proposte di legge già depositate, come quella per i precari della sanità – tuona il capogruppo Pd Montino – giacciono senza trovare soluzioni. È stato anche violato il regolamento, con la mancata convocazione dei due consigli straordinari chiesti dall’opposizione: uno sul nucleare, l’altro sulla sanità. È una maggioranza che evita il confronto”. Oggi è l’ultimo giorno utile perché l’assemblea si riunisca la prossima settimana. Ma il sito resta muto: “Nessun impegno nei prossimi 7 giorni”.
“È uno scandalo, oltre 80 giorni di stallo – afferma Luigi Nieri, capogruppo Sel – . E non va meglio per la giunta”. Che, dopo due mesi, ha all’attivo quattro sedute e circa 60 provvedimenti. Di cui oltre metà rappresentati da atti dovuti, o licenziamenti e nuovi incarichi. La normale lentezza di un avvio? Nel 2005, nei primi due mesi del governo Marrazzo, le sedute erano state dieci, i provvedimenti 180. I vertici regionali erano stati nominati nella prima riunione. Invece stavolta, fino alla formalizzazione delle deleghe avvenuta lunedì scorso, anche atti chiave sono rimasti bloccati. Non senza scivoloni: come le vacanze estive per disabili, “dimenticate” e rifinanziate in corsa l’altro ieri. Denuncia Nieri: “Dare priorità allo spoil system azzerando i vertici regionali, come i direttori a Bilancio e Programmazione sanitaria, ha causato un grave ritardo nella scrittura dei decreti sugli ospedali, essenziali per scongiurare l’aumento delle tasse”. E segnala “tra le urgenze non proprio minime: l’assestamento di bilancio, la finanziaria, la corsa del disavanzo sanitario.
Tra gli esempi d’immobilismo: la centrale acquisti regionale non ha più indetto gare, come quelle per le pulizie e la ristorazione. E la fatturazione elettronica? Da quando siamo andati via non vi ha più avuto accesso nessun grande fornitore”. Per Montino, “tra i provvedimenti urgenti che mancano all’appello c’è una soluzione per evitare il ticket sui disabili, o dal primo luglio pagheranno fino a mille euro al mese per la riabilitazione. Altro tema sono i contratti a termine: i dipendenti man mano che scadono stanno andando a casa. Parliamo, solo nella sanità, di 4mila persone senza le quali interi ospedali rischiano il blackout. E ancora: il nuovo ospedale di Frosinone è pronto da febbraio. Cosa manca per aprirlo? Un provvedimento per garantire il personale necessario al trasloco dei reparti”.

Exit mobile version