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Piano sanitario regionale: Scittarelli: “Meglio tardi che mai”!

Il sindaco Scittarelli interviene sul piano sanitario regionale.  “Verrebbe da dire: meglio tardi che mai. Ma è comunque un’amara soddisfazione. Sono almeno due anni che vado ripetendo, ai vari livelli istituzionali, nelle riunioni, in consiglio comunale, in sede di Consulta e sulla stampa, che l’eliminazione delle cosiddette PES sistematiche avrebbe non solo consentita la riduzione dei costi ma anche, paradossalmente, l’assunzione del personale medico ed infermieristico necessario. Dopo due anni, finalmente apprendiamo ufficialmente che questa mia valutazione era non solo valida ma efficace. Infatti, oggi sulla stampa il commissario dell’ASL di Frosinone Antonietta Costantini ha dichiarato che la nostra provincia spende ben 8 milioni e 179 mila euro l’anno per pagare il personale ospedaliero che effettua prestazioni straordinarie per garantire i servizi minimi. Ed aggiunge che questa somma si potrebbe eliminare, addirittura risparmiando 1.762.000 euro annui, assumendo 108 medici e 31 tecnici in pianta stabile. In pratica si riuscirebbe a rinforzare adeguatamente quella rete ospedaliera provinciale che oggi è costretta a chiudere reparti e a ridurre i ricoveri proprio a causa della carenza del personale. Senza voler fare polemica, verrebbe da chiedersi: ma ci voleva il cambio del timone alla Regione Lazio per fare queste semplici operazioni aritmetiche? E’ chiaro che per il centrosinistra si doveva fare ricorso alle PES perché questo avrebbe mantenuto la sanità pubblica a livelli inaccettabili favorendo sia l’offerta sanitaria privata che i beneficiari delle molto laute PES! Ora speriamo nell’intervento risolutivo del presidente della regione Renata Polverini, commissario straordinario regionale per la Sanità, che invito ad indire prima possibile i concorsi per il potenziamento degli organici dei nostri ospedale. Non è più tollerabile che il santa Scolastica di Casisno, ad esempio, abbia una struttura all’avanguardia con personale insufficiente a garantire anche i servizi minimi.  La Polverini sembra sia partita con il piede giusto perchè finalmente si sta entrando concretamente nel merito della riorganizzazione della rete. E’ naturale che per avere una sanità pubblica efficiente ed adeguata alle aspettative dei cittadini non basta la giusta impostazione politica e la necessaria dotazione tecnica, ma anche la collaborazione convinta e motivata del personale ospedaliero.”

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