Forte dell’appartenenza ad una nota famiglia Rom lancianese, i cui curriculum criminali sono pieni di vicende varie, si è recato in un bar vicino casa sua e, complice la calura di queste sere, pretendeva birra a gogò senza voler corrispodnere neanche un centesimo. Il barista sulle prime ha cercato con le buone maniere di farlo desistere, ma così facendo ha irritato ancor di più il criminale che, spalleggiato dal padre, lo ha picchiato e colpito con un posacenere alla testa, procurandogli lesioni giudicatre guaribili in 15 giorni. In seguito alla denuncia che l’uomo ha presentato ai carabinieri della compagnia di Lanciano, si è riusciti ad identificare il responsabile dell’aggressione. Tra l’atro, gli uomini del capitano Geremia Lugibello hanno accertato che l’uomo non sarebbe potuto uscire di casa dopo le 21. Cosi, per Sergio Di Rocco, 32enne, abitante nella zona vecchia di Lanciano, sono scattate le manette per tentata rapina e lesioni aggravate e la traduzione al carcere di Villa Stanazzo, sicuramente dimora più fresca per riflettere sulle sue bravate. Per il padre modello, D.R.F. 54enne, è scattata una denuncia per minaccia aggravata in quanto ha tentato di minacciare il barista per non fargli presentare denuncia. L’invito ai cittadini è di non lasciarsi intimorire da questi soggetti che trovano terreno fertile alle loro prepotenze nella paura della gente che è intimorita dagli zingari: nulla di più sbagliato. Tali atteggiamenti li rafforzano e li rendono più audaci nel commettere i loro abusi e le prevaricazioni di cui sono famosi. Alle denunce seguono sempre condanne ed arresti quindi bisogna rivolgersi tranquillamente ai Carabinieri per vedere soddisfatta la propria sete di giustizia.