“Le difficoltà che si stanno verificando nella zona di Napoli e di altri comuni campani, – si legge in una nota stampa della protezione civile – sono da riferirsi esclusivamente alla mancata raccolta determinata dallo sciopero dei dipendenti della società addetta alla raccolta dei rifiuti nei giorni passati.
Le discariche ed i siti realizzati fino allo scadere dello stato di emergenza, lo scorso dicembre, garantiscono alla regione Campania una capacità di conferimento residua ad oggi di quasi 2 milioni di tonnellate, corrispondenti ad un’autonomia di smaltimento di un anno e mezzo.
Con l’apporto del termovalorizzatore di Acerra, che dal 1° marzo 2010 è entrato nella fase di gestione definitiva, la regione è tra le più attrezzate sotto il profilo infrastrutturale del Paese. L’impianto di Acerra ha sinora trattato ca 500 mila tonnellate di materiale tritovagliato proveniente dagli stabilimenti di tritovagliatura (STIR) della regione, corrispondenti ad una produzione di energia immessa nella rete elettrica nazionale di ca 450 mila megawatt. Qualora venisse realizzato, come previsto, l’ampliamento della discarica di Terzigno (cava Vitiello) l’autonomia della Regione salirebbe a 4 anni circa, che consentirebbe di realizzare gli altri impianti di termovalorizzazione previsti senza alcun rischio di ricadere in una nuova emergenza”.