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Quadri, una cittadina in balìa dei bisarchisti

Prigionieri di camion, autorticolati, tir, bisarche, furgoni o qualsiasi altro mezzo industriale che solotamente viaggia su strade a scorrimento veloce. Sono i cittadini di Quadri (Ch) il centro abruzzese in provincia di Chieti noto per il tartufo ma anche perché attraversato da una superstrada che, in paese, diventa una fettuccia di asfalto. Sono decenni, ormai, che la gente aspetta l’ultimazione di un prolungamento della superstrada che permetterà finalmente, di restituire la tranquillità al comune montano. La superstrada in questione è quella che da Venafro (Is), arriva fino all’adriatico. Una arteria stradale che taglia in due il centro Italia, scelta da tantissimi autotrasportatori che dal versante Tirrenico devono trasportare merce su quello adriatico. Tra questi, senza dubbio, quelli che si occupano della logistica dello stabilimento automobilistico Sevel di Artessa (Ch). Per anni il lavori di completamento della superstrada sono rimasti al palo e tutto l’enorme traffico veicolare, ma il particolar modo di mezzi pesanti, è stato convogliato sulla stradina di montagna che attraversa Quadri. Circa 20 chilome di curve, tornanti e brevissimi rettilinei divenuti ben presto un incubo per chi deve percorrerli. Dietro ad ogni curva, infatti, c’è il rischio di trovare un camion che, allargandosi troppo minaccia di travolgere iveicoli che procedono in senso inverso. Un ijncubo anche per i reidenti di Quadri che, ad ogni ora del giorno e della notte, sono costretti a vivere su quyella piccola arteria con i rumori e lo smog prodotto dall’enorme traffico, ma non solo. Infatti è alto anche il rischio per i pedoni di essere investiti dato che la fretta degli autotrasportatori, e il mamncato rispetto del codice della strada per quanto riguarda la velocità nei centri abitati, fa si che attraversare la strada, anche sulle strisce blu, diventa una vera impresa. I controlli delle forze dell’ordine sono frequenti ma aggirate probabilmente dall’utilizzo dei baracchini in dotazione agli autotrasportatori. Infatti alla presenza di un posto di controllo, si vedono mezzi muoversi con prudenza, probabilmente avvisati dai colleghi passati primia, mentre quando i controlli non ci sono, la strada, e quindi la cittadina, è in balia di bisarchisti sconsiderati che la percorrono a velocità folli incuranti della possibilità che un anziano o un bambino possa attraversare. Inoltre, percorrendola con l’auto, è facile trovarseli di fronte ad una curva che, sempre a vvelocità folle, invadono completamente la sede stradale costringendo i conducenti di veicoli più piccoli a brusche frenate se non addirittura a rischiare di finire nei fossi per evitare impatti frontali.
Ultimamente però, sono ripresi a buon ritmo i lavori per la realizzazione di un pezzo di viadotto che permetterà di baypassare Quadri.


Ermanno Amedei
ermadei@libero.it
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