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Rapinatore solitario tradito dall’anello troppo vistoso

Avrebbe fatto tutto da solo, ha usato una Y10 rubata a Pescara, con un taglierino ha assaltato la Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti di Tollo e si è dileguato. Un colpo da vero professionista che ha fruttato circa 8 mila euro. Alcuni giorni di indagine svolta dai carabinieri della compagnia di Ortona comandata dal capitano Gianfilippo Manconi sono bastati per dare un volto a quel rapinatore. Un grosso contributo alle indagini è stato dato da un cliente della banca che dopo il colpo, ha seguito a distanza il malvivente, fino a vedere su quale auto salisse per la fuga e, anche il volto dato che poche decine di metri dopo essere uscito dall’istituto di credito, il rapinatore si è liberato del berretto e il fazzoletto con cui si era nascosto il volto. I militari, quindi, sono arrivati a Andrea Napolione, 43 anni di Orsogna (Ch) già noto per fatti specifici. Le perquisizioni hanno permesso di ritrovare un anello, indossato dal rapinatore, rimasto impresso nella memoria dei dipendenti: grosso, vistoso e con disegni geometrici. Inoltre tra i soldi dell’uomo, c’erano alcune banconote civetta che la banca aveva inserito nel bottino. Per questo, l’uomo è stato arrestato per l’ipotesi di reato di rapina, ricettazione (l’utilizzo dell’auto rubata a Pescara) e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Gli investigatori non escludono che all’uomo possano essere attribuite le responsabilità di altre rapine, per questo confidano anche nella diffusione mediatica della notizia.
Ermanno Amedei
ermadei@libero.it

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