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Sequestrato lo yacht dei Casalesi, vale un milione di euro

Questa mattina, in esecuzione di decreto di sequestro preventivo emesso in via d’urgenza dai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Napoli, facenti parte del pool di contrasto al “clan dei casalesi”, la Guardia di Finanza del Gruppo di Aversa ha sottoposto a sequestro l’imbarcazione PM 50 Fly, procedendo alla notifica del provvedimento nei confronti di 7 persone.
Agli indagati è stata data informazione di garanzia per i delitti di simulazione di reato (artt. 110, 61 n. 2, 367 c.p.) e fraudolento occultamento di beni assicurati (artt. 110, 61 n. 2 e 7, 642 co. 1 c.p,), nonché riciclaggio ( artt. 81 cpv c.p. 110, 648 bis c.p.,).
Le attività investigative hanno permesso di accertare che l’imbarcazione – uno yacht di 16 metri dal valore di circa un milione di euro – era stata precedentemente denunciata come oggetto di furto dai familiari di Brusciano Gabriele, detenuto in carcere in virtù di provvedimento cautelare, in quanto ritenuto affiliato al clan camorristico denominato clan dei casalesi ed in particolare alla fazione del noto Setola Giuseppe.
L’intento del sodalizio era quello di recuperare il denaro dell’imbarcazione e metterlo a disposizione per la realizzazione di ulteriori illeciti su cui si sta ancora investigando.
La certosina attività di ricerca condotta dai militari delle Fiamme Gialle ha permesso di rinvenire il natante denunziato quale oggetto di furto nel porto vecchio di Castellammare di Stabia.
L’imbarcazione, su cui erano state apportate delle modifiche per renderlo irriconoscibile, era offerto in vendita dallo stesso titolare del cantiere costruttore, quale prototipo di una nuova imbarcazione.
L’ispezione eseguita all’interno dell’abitacolo dello yacht ha consentito di rinvenire la ricevuta di una scheda telefonica satellitare intestata al :::::::::::::::::::::, fratello di Gabriele.
Dall’accertamento effettuato sulla scheda e da alcuni documenti rinvenuti si è acclarato che l’imbarcazione era pienamente funzionante anche nelle annualità 2008 e 2009, periodo in cui l’imbarcazione PM 50 Fly non avrebbe mai potuto navigare, attesa l’assenza delle prescritte autorizzazioni di conformità.

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