“Lo stato di agitazione per la vertenza sul prezzo del latte con la Centrale di Roma resta aperto”. Così Gianni Lisi, direttore provinciale Coldiretti Frosinone. “Dopo la nostra mobilitazione e la manifestazione di maggio, credo siamo giunti ad un momento cruciale per le nostre rivendicazioni – ha aggiunto. Per fare il punto sulla situazione mercoledì prossimo, 30 giugno 2010, alle ore 20.00, presso la sala riunioni della parrocchia del Sacro Cuore, nella parte bassa del capoluogo, abbiamo indetto un’assemblea con i produttoriâ€. Dopo varie riunioni che si sono tenute in Regione Lazio la vertenza è ancora aperta e, purtroppo, irrisolta. Coldiretti non intende rinunciare a far valere i diritti dei produttori ciociari e dell’intera regione per arrivare ad un prezzo che sia diverso da quello attuale definito “penalizzante e umilianteâ€. “Rivedere il prezzo del latte alla stalla (oggi fermo a 0,35 centesimi per litro ai produttori mentre in vendita è a oltre 1 euro e 60) resta il primo obiettivo. Sarebbe la prima tappa di quel percorso naturale per risolvere la crisi o, comunque, per offrire risposte serie e concrete che fanno parte delle nostre richieste e che sono insite nel progetto di filiera di Coldiretti. Il latte oggi viene pagato meno di venti anni fa. Tutto quanto ciò non è possibile e non è più tollerabile. Occorre divenire protagonisti della filiera ed i nostri imprenditori sono pronti a farlo, intendono metterci la faccia con noiâ€. Coldiretti vuole però risposte anche sulla qualità certa del prodotto ciociaro e laziale a km0 per offrire oltre che certezze ai consumatori anche basi solide per il futuro delle imprese. “E’ una questione di dignità da dare la comparto – sottolinea ancora Lisi – un comparto produttivo che storicamente, nel Lazio e nella nostra provincia, rappresenta un settore trainante nell’economia complessiva e muove un indotto notevolissimoâ€. Promuovere il territorio mediante le tipicità che anche il settore lattiero caseario può garantire rappresenta per Coldiretti una delle soluzioni da intraprendere per offrire nuovi scenari positivi al settore che ad oggi è ingiustamente penalizzato. Come Coldiretti – ha concluso Lisi – siamo riusciti a riaprire una partita che sembrava inesorabilmente chiusa ma il nostro livello di attenzione resta altissimo ora che si è davvero a pochi passi dalla soluzione della vertenza latte. Chiediamo di chiudere questo percorso in tempi brevi pur consapevoli che il cambio di assessore in regione ha di fatto rallentato il processo. Il nostro appoggio in termini tecnici, costruttivi ed operativi resta a disposizione dei responsabili istituzionali e dei referenti della Centrale del Latte di Roma ma sempre e comunque a tutela solo ed esclusivamente della nostra base produttiva che non intende scendere nuovamente in piazza per chiedere attenzione ma è pronta a farlo qualora la trattativa si bloccasse nuovamenteâ€. Nel Lazio i soci Coldiretti sono oltre 32.000, in Ciociaria più di 10.000; di questi circa 1.000 producono il latte arrivando ad una quantità di oltre 402.000 quintali senza considerare l’indotto.