E’ stato aperto un fascicolo dalla Procura di Vibo Valentia ed è stato disposta l’autopsia sul corpo di Eleonora Tripodi, la donna di soli 31 anni che è deceduta a seguito di un parto cesareo mentre, a seguito di sopraggiunte complicanze, veniva trasferita nell’ospedale di Lamezia Terme per mancanza di posti in quello di Vibo.
Eleonora ieri pomeriggio era giunta in ospedale in preda ad una forte emorragia, ma i medici erano riusciti a fare per lei ben poco. Erano stati gli stessi medici, quindi, ad informare carabinieri e pm di quanto accaduto.
Sulla vicenda è intervenuto Leoluca Orlando, attualmente presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari, che ha parlato di “vicenda scandalosa” ed ha avanzato la richiesta di una dettagliata relazione sulle circostanze che hanno determinato il decesso, al fine di poter individuare i responsabili ed eventuali disfunzioni organizzative o strutturali.
Intanto, un’inchiesta interna è stata aperta anche dal Commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Vibo Valentia, Alessandra Sarlo.
La piccola, fortunatamente sopravvissuta al tragico evento, ora gode di ottima salute.
La vicenda giunge a poche ore da un’altra tragedia, che ha attinto un’altra mamma in procinto di dare alla luce la sua piccola: a causa di un terribile incidente frontale, avvenuto in provincia di Como, qualche giorno fa è deceduta Maria Soraya Annibale, appena 21enne. Grazie alla prontezza dei medici, sopraggiunti con l’ambulanza del 118, mediante procedura d’urgenza era stato estratto dalla donna il corpicino della piccola che portava in grembo – Marisol Soraya – e che, però, a causa dell’arresto cardiaco della madre, aveva registrato una riduzione del flusso di ossigeno al cervello, e per questo è mantenuta tuttora in coma farmacologico e non si è in grado di conoscere, al momento, eventuali traumi che questa carenza ha potuto produrre.
Anche in questo caso, la Procura ha aperto un fascicolo, questa volta per omicidio colposo a carico del ragazzo che guidava l’autovettura, sopraggiunta ad invadere la corsia su cui Maria Soraya viaggiava con il marito. Nell’altra autovettura vi erano cinque giovani, rimasti tutti quasi del tutto illesi.
Due vite spezzate sull’orlo della gioia più grande, quelle di Eleonora e Maria Soarya. La gioia di chi sta per dare alla luce una creatura e vive ogni attimo pensando a come sarà stringerla tra le braccia, arredando ogni singolo angolo di giochi e di colore per lei. Due bambine a cui il destino ha voluto sottrarre beffardamente l’affetto più grande, quello materno, e che, si spera, possano leggere la loro vita come una propaggine d’amore di quella delle loro mamme. Alcuni testimoni accorsi sul luogo dell’incidente, infatti, affermano di aver visto Maria Soraya uscire dalla propria auto con le ultime forze che le rimanevano e di aver urlato “la bambina!”, come ad invocare l’aiuto che la potesse salvare dal suo grembo. E così è stato.. Auguri, piccoline.
di Palma L.