Lui la rapina. Lei lo violenta, imbottendolo di viagra
24 Agosto 2010Anche se la notizia non è proprio fresca di covata, vale la pena parlarne. Perché è una di quelle storie che dovrebbero riscattare le donne dai tanti soprusi sessuali che, ogni giorno, in molte sono costrette a subire. Ma magari bastasse una storia come questa per riscattare davvero! Allora, ci limitiamo a raccontarla perché è buffa..
E’ accaduto in Russia, in un esercizio di parrucchiera, gestito da Olga, che un brutto giorno (o bello, chissà ..) si è vista minacciata da un rapinatore che, armato di pistola, poco prima dell’orario di chiusura ha fatto irruzione nel suo negozio. Con strategica lucidità , ha convinto i suoi dipendenti ancora presenti ad uscire, dicendo loro che avrebbe provveduto lei stessa a chiamare la polizia.
Poi, chissà come, è riuscita a distrarlo e poi colpirlo con un bel colpo di phon assestato sulla capoccia; e, nel frattempo che l’uomo era inerme, ha avuto tutta la tranquillità per trascinarlo in uno sgabuzzino, legarlo, e da quel momento …violentarlo per tre giorni! Pare, addirittura trattenendogli i polsi legati con manette di peluche rosa. E affinché il povero Viktor mantenesse alto il tenore delle sue prestazioni sessuali, Olga gli ha somministrato massicce dosi di viagra.
Al termine dei tre giorni, Olga lo ha liquidato, a patto che non ne facesse parola con nessuno. Ma il malcapitato si è visto comunque costretto ad affidarsi alle cure del nosocomio a causa delle ferite ai genitali, e lì la Polizia è venuta inevitabilmente a conoscenza della vicenda.
Al fresco, quindi, ci sono finiti entrambi: lui per rapina, lei per sequestro di persona e stupro.