Dopo il giorno di Fini e dei suoi fedeli, le esternazioni di Berlusconbi in Russia, questa settimana è stata chiusa dai Leghisti. Ha iniziato Maroni su Sky che ha annunciato quasi come fosse una minaccia, “Se ci saranno i 316 voti di fiducia Berlusconi andrà avanti; se no si deve dimettere”. Una dichiarazione con cui il ministro dell’Interno risponde a chi gli chiede della possibilità di un Governo tecnico. A Venezia, dove è di scena la festa dei popoli della Padania, Umberto Bossi benedice con l’acqua del Po i rampolli del partito leghista: il figlio Renzo, il Governatore Luca Zaia e il ministro Calderoli. Inoltre ha riservato una battuta anche alla signora Lucia Massarotto che ogni anno esponeva una bandiera tricolore proprio di fronte al palco su cui, da 15 anni si riunisce il partito a Venezia. Bossi ha detto: “Anche la signora Lucia – ha rilevato Bossi – non è più cosi dura come in passato”. Peccato che nessuno abbia riferito a Senatur che l’anziana probabilmente ha dovuto cambiare casa perché l’affitto gli è stato improvvisamente raddoppiato (leggi).