Via libera all’acquisto di pane, panini, cialde, rustici, pizzette ed altre specialità salate direttamente dagli agricoltori che potranno sfornarli e venderli direttamente al pubblico mantenendo la natura agricola della propria attività . Lo rende noto il direttore della Coldiretti di Frosinone, Gianni Lisi, nel sottolineare la nascita della figura dell’agricoltore-panettiere con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, con il quale è stata aggiornata la tabella dei beni che possono essere oggetto delle attività agricole connesse.
Si tratta di una innovazione importante che – sottolinea Lisi – incentiva la possibilità in Italia di portare in tavola pane o pizze fragranti di qualità garantita dal campo alla tavola con la certezza di assicurarsi un prodotto veramente Made in Italy, in un mercato dove la metà del pane in vendita è ottenuto con farina importata senza alcuna indicazione per i consumatori.
Un modo anche per riscoprire – continua Lisi – i pani tradizionali. Si tratta di una opportunità , in particolare, per le imprese agricole impegnate nella coltivazione del grano soprattutto se coinvolte nell’attività agrituristica e di vendita diretta, che possono cosi’ trovare – sostiene Lisi – una importante occasione di integrazione del proprio reddito in un momento di grave crisi.
Nel primo semestre del 2010 è calato il consumo di pane che fa registrare una riduzione del 2,4 per cento negli acquisti familiari, secondo una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Ismea –Ac Nielsen. Nonostante il progressivo calo dei consumi che ha già portato a ridurre quasi di un terzo gli acquisti familiari degli italiani rispetto al 2000, sono oltre 17 milioni gli italiani che vanno “pazzi†per il pane e lo portano in tavola sempre, sette giorni su sette a tavola ed a cena, mentre sono solo 930 mila quelli che non lo mangiano mai, secondo il rapporto Coldiretti/Censis sulle abitudini alimentari degli italiani.
Oltre ai prodotti freschi di panetteria, tra le nuove tipologie di prodotti tassati in base al sistema del reddito agrario, il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 5 agosto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 10 settembre, ricomprende – conclude il direttore della Coldiretti – la produzione di farina o sfarinati di legumi da granella secchi, di radici o tuberi o di frutta in guscio commestibili, la produzione di grappa, la produzione di malto e la produzione di birra che sono considerate attività agricole a tutti gli effetti.