Conflitti suona la sveglia ai commercianto
27 Settembre 2010Il commercio a Sora è argomento di attualità per via di provvedimentoi che l’amministrrazione comun ale intende prendere a breve. Per questo, il presidente dell’associazione commercianti Pio Conflitti interviene con uan lettera che pubblichiamo integralmente.
“Il 30 settembre in Consiglio comunale, l’assessore al commercio Paolacci, porterà una Delibera che se approvata, rappresenterà la pietra tombale per il commercio, soprattutto del centro storico e dell’area del Centro commerciale naturale.
Il provvedimento proposto dalla Paolacci chiede di annullare una precedente Delibera che sospendeva il Piano comunale del commercio per le piccole, medie e grandi strutture commerciali, la sospensione doveva servire ad elaborare una nuova programmazione commerciale, ritenuta necessaria sia dai Consiglieri comunali di maggioranza che di opposizione.
Con il vecchio Piano si potranno autorizzare uno o più Mega Centro Commerciali, prima delle elezioni della prossima primavera, fregandosene delle conseguenze sul già disastrato comparto del commercio cittadino.
Noi pensiamo che questa vergognosa trovata dell’amministrazione sia legata alla manovra tentata con il multipiano in piazza XIII gennaio, cioè autorizzare un Grande centro commerciale al Centro di Sora. La domanda che ci poniamo è: Chi si nasconde dietro le proposte dell’assessore al commercio?
Quel Piano commerciale fu aspramente contestato dal Comitato che rappresento, perchè prevedeva l’autorizzazione di ben dieci grandi centri commerciali, basandosi sull’ipotesi che Sora passasse da 25.000 a 43.000 abitanti. Secondo il Piano, nel giro di tre anni a Sora si sarebbero insediate Caserme centrali per la Guardia di finanza e per i Carabinieri, si sarebbero sviluppati nuovi insediamenti industriali ed artigianali. Come abbiamo amaramente constatato erano fantasie e non avevano nulla di serio, fantasie che hanno prodotto disastri nella programmazione amministrativa, sia nel campo del commercio che in quello delle industrie e dell’artigianato.
E’ quindi un Piano indecente ed è bene che i commercianti si sveglino e si oppongano alla proposta della Paolacci di tornare al vecchio Piano, senza averne programmato uno nuovo, secondo le regole stabilite dalla Legge.
Ormai si è superata la soglia del consentito. Oltre alla programmazione nel commercio, a mancare ormai è la decenza. Le famiglie buttano i propri soldi in attività commerciali che nascono e muoiono nel giro di pochi mesi.
A Sora le uniche attività in crescita sono l’usura e lo spaccio di droga e mentre cresce l’attività della criminalità organizzata, l’amministrazione si limita a presentare provvedimenti indecenti. I cittadini hanno perso le speranze e la fiducia in una classe politica squalificata.
Come è possibile ripristinare un Piano comunale che certifica la presenza a Sora di 6.000.000 di turisti, come a Roma e Firenze insieme.
E’ logico pensare che dietro questa decisione non ci sia la buona amministrazione, ma menti finissime che da un altra Regione vogliono insediarsi nel nostro territorio.
Chiediamo a quanti amano Sora di protestare contro questa Delibera consiliare che peserà in maniera negativa per i prossimi decenni sul commercio sorano.
Badate che “non esistono zone franche, al riparo dall’offensiva della criminalità organizzata e occorre vigilare, intervenendo soprattutto con la prevenzione” per questo chiediamo alle Forze dell’Ordine di aumentare gli sforzi investigativi, soprattutto in questi mesi”.