L’ipotesi è delle più inquietanti, Stato che attacca lo Stato. La vicenda di Fini, la casa di Montecarlo, la società off-shore che l’avrebbe venduta al cognato del presidente della Camera sta assumendo i contorni della congiura di Stato. Ieri, infatti, i giornali vicini a Berlusconi, quindi, ad oggi il principale avversario di Fini, hanno pubblicato un documento proveniente dall’isola caraibica di Santa Lucia con cui si attesterebbe che il cognato di Fini, sarebbe proprietario della società off-shore proprietaria della casa di Montecarlo successivamente acquistata ad un prezzo stracciato dallo stesso Tulliani. Insomma venditore e acquirente, sarebbero stati la stessa persona. Sempre ieri, i finiani si sono affrettati a dire che quel documento era falso, e che a produrlo sarebbero potuti essere i servizi segreti. Un’accusa che, ieri, sembrava enorme ed esagerata, un atto d’accusa sopra le righe. Oggi, però, quelle accuse sembrano poggiare i piedi su un particolare scoperto da “Il Fatto Quotidianoâ€. La carta intestata del Governo di Santa Lucia non è come quella del documento che incastra Tulliani. Allora tutte le ipotesi di congiura nei confronti del presidente della Camera sembrano credibili. Al momento la spaccatura tra i finiani e il governo sembra incolmabile con il Fli che ha chiuso ogni possibilità di intesa con il Governo. Insomma, se non va in porto il richiamo del Pdl per “calamitare†parlamentari da altri schieramenti politici, le elezioni sono inevitabili. Ma questa storia, forse, ancora non ha finito di tirar fuori sorprese.
Ermanno Amedei