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Fini a Mirabello: “Il PdL non esiste più e gli ultimatum di Berlusconi non ci spaventano”

“Il Pdl non esiste più e per questo che Futuro e Libertà per l’Italia non può rientrarvi, perchè non si può rientrare in qualcosa che non esiste più”. Lo ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, dal palco della Festa Tricolore a Mirabello (Fe). Un discorso durissimo durante il quale l’ex segretario di quella che fu Alleanza Nazionale ha attaccato la maggioranza, dal premier ai “colonnelli”, quelli che un tempo erano i suoi colonnelli. Tra l’altro ha riconosciuto a Berlusconi i meriti di aver impedito che il comunismo dilagasse in Italia ma… “Gratitudine non significa rinunciare alle prorpie idee e al diritto di averne e esternarle”.
“Il primo dovere della maggioranza – ha anche detto – non è quello di liquidare o mettere alla porta chi non è simpatico, ma il primo dovere è quello di governare. Sono certo che anche la lega di Bossi ne è certa. Solo chi non conosce la storia, oltre che alla geografia, può pensare che la Padania esiste per davvero.
Bossi che è stato il primo ad alzare la bandiere del Federalismo, e che per questo veniva anche preso in giro, sa che quel federalismo è di interesse di tutta l’Italia e non solo da parte delle regioni ricche. Bossi sà che è possibile garantire il federalismo al nord quando questo è di interesse generale, e cioè solo se non è a scapito del meridione. E’ necessario definire il costo standar dei servizi. Discutiamo su cosa significano tutti i parametri che portano al federalismo, è un dovere anche per essere all’altezza di una ricorrenza, quello del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, un anniversario che deve essere celebrato con una riforma che sia autenticamente nazionale che non lasci indietro le regioni più povere.
Un nuovo patto di legislatura, – è quello che propone Fini dal palco emiliano – non più un tavolo a due gambe, (Berluscono, Bossi – ndr)”. Una forma di sottomissione del Governo alla Lega testimoniato da alcuni episodi: “…che fine ha fatto quel punto del programma che riduceva le province, o le municipalizzate? E’ bastata una voce della Lega e tutto è scomparso. Un patto di stabilità è di interesse anche di Berlusconi, che ha ben compreso che non servono gli ultimatum perché non ci Spaventano. Berlusconi ha i diritto di governare perché scelto dagli elettori, toglierlo di mezzo con giustizia sarebbe una grossa limitazione della democrazia. Nessuno troverà una sola mia parola contro il lodo Alfano. Bisogna finirla di affidarsi a quella sorta di “dottor Stranamore” l’onorevole Ghedini di trovare una soluzione giudiziaria. Dobbiamo lavorare perché vi sia una legge che tuteli la figura del capo del Governo, il che non vuol dire assoluzioni per le colpe, ma sospensione di certi processi fino a ch esi è in carica”.
Er. Amedei

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