I carabinieri della Stazione di San Salvo, in collaborazione con il personale della locale Medicina del Lavoro, nella mattinata di ieri, hanno individuato un laboratorio clandestino e denunciato il responsabile per inosservanza delle norme sull’impiego del personale e l’assenza delle condizioni minime di sicurezza sul posto di lavoro.
Il laboratorio, situato nella periferia sud della città , quasi al confine con il territorio di Montenero di Bisaccia, si trovava all’interno di un capannone industriale in disuso a seguito di un incendio avvenuto oltre sette anni fa.
Il responsabile è stato individuato in C. D., 70enne di Petacciato, il quale aveva fatto installare alcuni macchinari per la produzione di tappetini per autovetture.
I carabinieri hanno accertato l’inesistenza delle autorizzazioni amministrative e la mancata segnalazione alle autorità preposte al controllo.
Accertamenti in corso per verificare eventuali responsabilità di terzi e in particolare della proprietà del capannone.
Al momento dell’accesso i carabinieri hanno trovato cinque operai intenti a lavorare. I cinque, di nazionalità romena, sono stati identificati. Tre, alla vista dei carabinieri hanno tentato di sottrarsi al controllo fuggendo attraverso i terreni limitrofi.
La struttura, già dichiarata inagibile e priva dei requisiti igienico-sanitari, è stata sequestrata.
All’interno del capannone, oltre ai macchinari, i carabinieri hanno trovato un impianto elettrico non a norma e la totale assenza dei requisiti minimi di sicurezza sul posto di lavoro.