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Collabora con la giustizia e l’ex compagno la scioglie nell’acido

Una ricostruzione da film dell’orrore quella fatta dai carabinieri di Milano che hanno arrestato 6 persone accusandole di aver ucciso e sciolto nell’acido una collaboratrice di giustizia. Vittima di una vera barbarie è Lea Garofalo 35 anni, ex convivente di Carlo Cosco, il 40enne, affiliato alla ‘Ndrangheta con cui la donna aveva avuto una figlia. Proprio per permettere alla ragazzina di stare insieme al padre, la 35 enne era arrivata a Milano dove l’uomo gestiva una rete di spaccio della droga. La donna era sorella di un boss e, in seguito al suo pentimento con il percorso intrapreso dio collaborazione con la giustizia, era stata inserita in un programma di protezione. Da quel programma, però ne era uscita. Il 25 novembre la donna era scomparsa sotto gli occhi della figlia mentre veniva fatta salire a bordo di un’auto. Da quel giorno, di lei, non si è saputo più nulla. Ogni traccia, così come hanno scoperto i carabinieri, è stata cancellata dall’acido grazie al quale, il clan dell’ex compagno, hanno sciolto il suo cadavere dopo aver freddato la donna con un colpo di pistola alla testa. Un gesto di incredibile violenza con cui i sei hanno voluto far pagare alla donna la sua collaborazione con la giustizia. Una vendetta che la donna ha dovuto pagare nonostante fosse la madre della figlia del suo carnefice.

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