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Ecografo rotto all’Umberto I di Frosinone, insorgono le associazioni dei malati

Ecografo fuori uso da più di un mese.

Protesta il presidente delle associazioni della città di Frosinone e paventa l’intervento della procura della Repubblica.

Lo strumento diagnostico in dotazione all’ U.O.C.(Unità Operativa Complessa) di medicina dell’ospedale del Capoluogo non funzionando crea dei problemi notevoli all’utenza.

Si è rotta la sonda e cosi non possono essere eseguiti ecocardiogrammi ed ecoaddomi ai pazienti ricoverati che ne hanno bisogno.

Si tratta di esami che vengono prenotati, per i ricoverati, presso l’ambulatorio dell’ospedale con attese di uno due mesi. I medici sono costretti da un lato a prolungare la degenza al costo giornaliero di mille euro circa per paziente – afferma Notarcola-. oppure a dimettere l’utente con tutti i rischi che ne possono derivare.

Il costo di un macchinario nuovo sarebbe sette mila euro. Non riparandola si rischia di spendere molto di più. La constatazione del presidente Notarcola è indirizzata non solo all’opinione pubblica ma anche al dirigente della Asl di Frosinone con la speranza che il trasferimento presso la nuova struttura non comporti più frustrazioni del genere per l’utenza.

Tamara Graziani

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