L’inchiesta riguarda alcune minacce ricevute dal Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, relative alla raccolta di un dossier contro di lei, dopo che la stessa aveva formulato critiche nei confronti del Governo.
Se le cose stessero davvero così, la vicenda e tutto il suo contorno avrebbe del raccapricciante. Ma limitiamoci ai fatti.
Pare che i provvedimenti di perquisizione siano stati disposti dalla Procura di Napoli, formalmente emessi dai pm Vincenzo Piscitelli e Henry John Woodcock e vistati dal procuratore Giovandomenico Lepore. L’indagine sarebbe partita da una diversa inchiesta, in seno alla quale si sarebbero registrate conversazioni e un sms da cui sarebbe emersa la presunta intenzione di avviare una campagna di stampa nei confronti della Marcegaglia; l ‘ipotesi di reato sarebbe quella di concorso in violenza privata. Da qui, la perquisizioni eseguite presso la sede del “Il Giornale” di Feltri, nonché nelle abitazioni di alcuni giornalisti.
Astenersi dai commenti è dura, ma non si può non ricordare che proprio Feltri è stato colui che ha fatto balzare agli onori della cronaca il caso di Fini e della casa di Montecarlo, vicenda ancora dai contorni poco chiari, con documenti sulla cui autenticità si sta ancora cercando riscontri.
Un dossier a carico di Fini, uno a carico della Marcegaglia. E cosa hanno in comune questi due personaggi? Forse, solo il fatto di aver osato esprimere commenti negativi contro il governo. Siamo già arrivati a tanto e non ce n’eravamo accorti?
Intanto, c’è un altro fatto inquietante che sta assumendo contorni a dir poco grotteschi: il presunto attentato a Belpietro, direttore di “Libero”. Contraddizioni, tentativi di ricostruzione e un pizzico di idiozia farebbero da contorno alla vicenda. Infatti, solo se si pensa che si stato un idiota a porre in essere il folle gesto, la storia può assumere un senso. Diversamente no, e qualcuno, tutta questa eventuale montatura e tutte quelle che non ci stanno risparmiando in questo periodo terribile ce le dovrà pur spiegare.
di Palma L.