Cresce in provincia di Chieti il numero delle persone che si rivolgono ai Servizi per le Tossicodipendenze (Ser.T) dell’Azienda sanitaria locale: secondo gli ultimi dati forniti dai Ser.T di Chieti, Lanciano e Vasto, nel 2009 vi è stato un incremento del 18.4% rispetto al 2008. Gli utenti in un anno sono passati da 1.436 a 1.700, di cui 706 a Chieti, 558 a Vasto e 436 a Lanciano. Nel primo semestre 2010 è evidente un ulteriore aumento. La maggior parte dei pazienti in cura non risiede più lungo la costa o nei centri maggiori, ma nei Comuni dell’entroterra, segno che il consumo sembra spostarsi verso l’interno della provincia. I pazienti in cura sono prevalentemente maschi.
Interessante il profilo che emerge, ad esempio, tra gli utenti del Ser.T di Lanciano: per l’80% sono operai, il 10% svolge altra attività lavorativa, il restante 10% è costituito da disoccupati. Consumano soprattutto eroina (60%), oltre a cocaina (20%) e cannabinoidi (20%). Il 5% non ha alcun titolo di studio, il 10% ha frequentato la scuola elementare, il 50% la scuola media inferiore, il 30% la scuola superiore, il 5% ha conseguito la laurea.
Per avere dati territoriali dettagliati sul consumo delle droghe, elaborare studi sociologici e realizzare azioni mirate alla prevenzione nelle aree più a rischio, la Prefettura, la Asl e l’Università di Chieti hanno firmato oggi nel capoluogo teatino una convenzione per la costituzione di un Osservatorio territoriale sulle dipendenze. Il progetto prevede, tra l’altro, la realizzazione di un sistema informatico condiviso tra i servizi pubblici e i soggetti del privato sociale che operano a vario titolo nel settore delle dipendenze.
La firma è stata apposta alla presenza del Capo del Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Giovanni Serpelloni, giunto a Chieti per partecipare a un workshop sul progetto NIOD (Network italiano degli osservatori sulle dipendenze), di cui la Asl Lanciano Vasto Chieti è capofila a livello nazionale e a cui aderisce anche la Regione Abruzzo.
Il NIOD è mirato a costituire, organizzare e mettere in rete gli Osservatori regionali sull’uso di sostanze stupefacenti e psicotrope, in modo da coordinare e condividere la raccolta, l’elaborazione e la diffusione dei dati, utilizzando gli standard fissati dall’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (OEDT). Attualmente si sta lavorando per promuovere la partecipazione a un meeting formativo dei tecnici delle Regioni e delle altre Pubbliche amministrazioni aderenti al progetto a Lisbona, presso l’Osservatorio europeo: l’obiettivo è di definire e concordare linee di indirizzo operative da utilizzare in ogni singola realtà regionale.
“Per la nostra Asl – sottolinea il Direttore generale, Francesco Zavattaro – si tratta di un impegno importante sia per mettere a frutto le competenze dei nostri operatori su uno scenario di rilievo nazionale sia, soprattutto, per dotarci di strumenti di indagine utili a programmare interventi efficaci per la prevenzione delle dipendenze anche nel nostro territorio provinciale. La costituzione del network rappresenta, inoltre, un’occasione per crescere, attraverso il necessario confronto con Regioni che hanno imboccato prima di noi la strada della qualità , puntando sui servizi territoriali”.