“L’apertura delle frontiere, necessaria per lo sviluppo dell’economia mondiale non può non tener conto di un’attenta difesa del territorio, che deve ripartire dal riconoscimento della specificità e della genuinità del territorio stesso. Ciò vale soprattutto per il comparto agricolo.
Questo quindi ci spinge a dover riconoscere la necessità di un supporto al nostro comparto agricolo. Tuttavia, ritengo che questo supporto debba servire per un rilancio strutturale, perché solo in questo modo, attraverso un rilancio strutturale del comparto, i problemi potranno essere superati. altrimenti ci ritroveremo come nel comparto del latte, a dover costantemente rincorrere i prezzi e a dover battere anche, a volte, una concorrenza interna che non si sa bene fino a che punto sia leale.
Importante risulta essere il processo di etichettatura dei prodotti, perché solamente attraverso questo processo serio di etichettatura si può dare la possibilità concreta al consumatore informato ormai, avveduto, attento anche alla propria salute di andare a ritrovare il prodotto più genuino.
Quindi etichettatura, rintracciabilità , filiera, sicuramente necessari, ma tutto in maniera molto snella e molto fruibile.
È tristemente noto che purtroppo i controlli ambientali, fondamentali per la tutela del territorio e per la garanzia dei nostri prodotti agricoli, non sempre seguono le logiche della correttezza e della legalità di conseguenza ho chiesto attraverso un’interrogazione di mettere in discussione i controlli che sono stati effettuati nel territorio del frusinate da parte dell’Arpa, quindi le difficoltà di cui tutto il comparto agricolo soffre, anche a causa dei mancati seri controlli da parte dell’Arpa di Frosinone”.