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“Modelle e modelli ciociari a Roma, a Parigi e a Londra nel 1800-1900”

Il libro dal titolo “MODELLE E MODELLI CIOCIARI A ROMA, A PARIGI E A LONDRA NEL 1800-1900” è in fase di stampa.
Capolavori pittorici e scultorei dell’arte europea dell’Ottocento e del primo Novecento hanno avuto come modelle e modelli ispiratori umili creature ciociare prima a Roma nella prima metà del 1800 e poi a Parigi con successo planetario. Anche i massimi artisti hanno realizzato opere grandissime presenti in tutti i musei della Terra per le quali hanno posato modelli ciociari. Tanto per restare nella crema: Manet, Degas, Renoir, Corot, Rodin, Van Gogh, Picasso, Matisse hanno creato capolavori ispirati dai modelli ciociari. La disgrazia è che quando gli studiosi o gli addetti ai lavori affrontano questo aspetto dell’arte del 1800 parlano di modelli romani o italiani o principalmente abruzzesi o napoletani, mai il termine corretto di: ciociari! E il merito -e anche il rischio!- di questo libro è di aver impiegato il termine giusto perfino nel titolo, proprio per attirare l’attenzione e informare sulla realtà dei fatti.
Ora si conoscono i nomi e le coordinate anagrafiche di parecchi modelli di cui fino ad oggi si conosceva a malapena il nome o il cognome. Ora sappiamo come si chiama e dove è nato l’adolescente che si è eternato nel ‘Ragazzo dal panciotto rosso’ di Cézanne, sappiamo come si chiama e da dove viene la modella dell’Eva di Rodin, sappiamo tutto sulla modella di quello strabiliante quadro dal titolo ‘Carmelina’ di Matisse gloria del Museo di Boston, sappiamo chi ha dato il volto e il corpo a quel quadro incredibile di Corot appeso al Museo di Chicago dal titolo ‘La lettura interrotta’ o alla ‘Dama in blu’ al Louvre, sappiamo come si chiama e da dove viene quella ciociarella che ha dato il proprio corpo alla celeberrima ‘Semeuse’ dei Francesi, la seminatrice presente sulle loro monete d’argento, sui francobolli e oggi anche sull’Euro che ogni francofono conosce e tocca con mano da oltre cento anni e da noi totalmente sconosciuta, una gloria, un motivo di attrazione ancora sciupato; ora conosciamo chi è l’adolescente immortalato nel centro della fontana di Piccadilly Circus nei panni di Eros o Angelo della carità, come pure sappiamo chi è il figlio di poveri emigranti di Picinisco che posò per la scultura di Peter Pan che si leva immortale nei giardini di Kensington sempre a Londra. Ora sappiamo tutto sulla modella ciociara, la più celebre di tutte, che posò per due capolavori inauditi di Van Gogh, uno perfino in costume ciociaro. E ancora molto altro.
E’ un libro anche un po’ rivoluzionario in quanto sconvolge e scompagina tutta la periodizzazione che il Museo Rodin ha fatto fino ad oggi su alcuni capolavori dell’artista per i quali hanno posato tre sorelle modelle ciociare che si sono eternate per sempre nel bronzo e nel marmo e delle quali sono stati rinvenuti tutti gli elementi biografici che fino ad oggi erano sconosciuti. Viene riconosciuta e dimostrata come ciociara la modella di un quadro incredibile di John Singer Sargent che fino ad oggi era conosciuto col titolo di ‘Carmela Bertagna’ e che invece ad attento esame rivela di avere un pur se raro cognome che si incontra a Gallinaro. E’ stata rintracciata e individuata quella modella della Valcomino per la quale è arduo trovare un epiteto che ha posato per almeno cinquanta quadri di Matisse dal 1916 al 1917 e che con le due sorelle ammiriamo sulla copertina del libro in questione intitolato appunto ‘Le tre sorelle’ appeso sulle pareti della Orangerie a Parigi.

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