I parcheggi a pagamento a Cassino amministrati… alla Carlona. Le multe fatte per anni, infatti, sono facilmente annullabili per irregolarità che potrebbero far prefigurare anche gravi reati commessi da chi gestiva i parcheggi a pagamento e da chi non ha controllato sul loro operato. Basti pensare che in molti casi le strisce blu, quindi le aree che delimitano i parcheggi a pagamento non erano citati nella delibera di giunta in cui si indica. Ma non solo, le multe, per almeno due anni sono state fatte citando errati codici della strada. Lo sanno bene gli avvocati a cui gli automobilisti spesso si sono rivolti per l’annullamento delle multe, tra questi l’avvocato Maria Luisa Abbatecola che negli ultimi due anni ha avuto come clienti un centinaio di automobilisti riuscendo, in tutti i casi ad annullare le multe, ma, in alcuni di questi ha fatto di più: l’avvocato è riuscito ad ottenere la condanna per il Comune alle spese legali. L’amministrazione, quindi, si aspettava i 38 euro provento della multa, si è trovato invece condannato a pagare spese di giudizio anche per 400 euro. Le mancanze a cui gli avvocati si sono appellati per far annullare le sanzioni amministrative sono tra le più disparate e in alcuni casi anche molto gravi. “Le irregolarità commesse nel corso degli anni per sanzionare gli automobilisti sono state tante: per circa due anni sui verbali veniva indicato un articolo del codice della strada diverso da quello che sanziona il parcheggio a pagamento, ma il motivo di contestazione di multe più grave, è quello per cui il comune è stato condannato anche al pagamento delle spese processuali riguarda le sanzioni su strade non comprese nell’elenco delle delibera di giunta che individuava le aree di parcheggio da contrassegnare con le strisce bluâ€. Insomma, alcune strade venivano colorate arbitrariamente di blu e, quindi, senza alcun titolo. Appare strano, o quanto meno singolare come l’amministrazione comunale, oggi commissariata, pur sapendo di non essere in regola, oltre a permettere di sanzionare ingiustamente gli automobilisti, dava incarico anche ai legali di fiducia nel vano tentativo di difendersi davanti al giudice con ulteriore dispendio di risorse economiche.
Ermanno Amedei