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Una colonna laparoscopica per due ospedali, Iannetta: “La politica intervenga”

“Bisogna arrivare sempre ad azioni eclatanti di protesta per far sì che i cittadini vedano riconosciuto il loro diritto alla salute?”. Emilio Iannetta, ex assessore e, fino a qualche mese fa, anche consigliere comunale, va dritto al cuore del problema, rivolgendosi ai politici locali e regionali oltre che alla dirigenza dell’Asl di Frosinone. “E’ sempre l’utente, purtroppo – sottolinea l’esponente politico – a pagare in prima persona gli errori e la cattiva amministrazione della cosa pubblica. Tutti conosciamo la situazione della sanità ed il “profondo rosso” che la caratterizza ma nulla sembrano aver sortito le doglianze degli esponenti politici che per mesi hanno sottolineato la gravità di alcune situazioni. Come quella in cui versano ospedali di alto livello come il Santa Scolastica e il Pasquale Del Prete. Tutti i reparti dell’ospedale di Cassino risentono di un’illogica distribuzione delle risorse umane, ma anche di una mancata programmazione. A causa del loro esiguo numero, gli addetti del personale medico e paramedico, sebbene dotati di altissima professionalità, non sono nelle condizioni di poter lavorare in modo ottimale”. Il riferimento di Iannetta è alle lunghe liste di attesa, in particolar modo a causa delle sale operatorie sempre occupate. “E’ insostenibile – aggiunge infatti il politico – che ci siano circa 300 persone senza riscontri perché non ci sono sale chirurgiche libere per loro. Più grave ancora, a mio avviso, è che nel reparto di chirurgia del Santa Scolastica ci siano 30-40 pazienti che attendono invano di essere operati con una colonna laparoscopica. Nell’ospedale di Cassino da mesi non c’è la disponibilità di questo macchinario, trasferito a Pontecorvo per altre esigenze. Possono, due ospedali altrettanto strategici, attendere che qualcuno metta a loro disposizione lo strumentario di cui necessitano? Questa situazione è sintomatica, rivela la poca sensibilità delle istituzioni che non hanno saputo creare le condizioni per mettere i reparti in condizione di operare al meglio equipe mediche di tutto rispetto. Solo l’abnegazione e la professionalità rendono meno drammatica la situazione e questo non è esattamente ciò che ci si attenderebbe dalla sanità pubblica. Per questo motivo il mio appello va alla regione Lazio, all’Asl di Frosinone, ma in particolare al presidente del consiglio regionale Mario Abbruzzese e al consigliere regionale Annalisa D’Aguanno, affinché prendano a cuore il problema. Mi auguro intervengano tempestivamente, contattando i vari responsabili dei reparti per fare il punto della situazione, come è giusto e come meritano coloro che soffrono disagi non loro”.

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