Una tariffa che fa… acqua
20 Novembre 2010La vicenda dell’acqua a Frosinone è ormai paradossale. Dalle notizie di stampa di questi giorni apprendiamo che il Presidente dell’Amministrazione Provinciale, onorevole Iannarilli, di concerto con la Consulta dei Sindaci, invece di dare seguito all’esplicito mandato con cui l’Assemblea dei Sindaci chiedeva, ormai quasi un anno fa, di verificare le condizioni per la risoluzione per colpa del contratto, preannuncia la determinazione della tariffa per l’anno 2010 a € 1,21 a metro cubo.
Se l’onorevole Iannarilli si fosse degnato di ascoltare oltre ai suoi sodali e ai suoi tecnici, anche questo Coordinamento (è dal giorno del suo insediamento che, benché richiesta, attendiamo una convocazione), probabilmente si sarebbe risparmiato una simile cantonata.
Infatti, dopo gli errori commessi nel 2007 dai suoi predecessori, ci saremmo aspettati che l’onorevole Iannarilli non vi ricadesse, almeno non così platealmente.
Quando, infatti, si fa riferimento al pronunciamento del Consiglio di Stato che ha definitivamente sancito l’irretroattività delle tariffe, si fa riferimento alla sentenza relativa al caso in cui l’ATO della Sardegna (che è unico per l’intera regione), a dicembre del 2005 aveva inopinatamente stabilito le tariffe per l’anno … 2005… Cambiando regione e anno, perché dovrebbe cambiare il risultato?
Cosa dire: se l’Assemblea dei Sindaci dovesse avallare una simile decisione è già pronto il ricorso al TAR e, se è per questo, è già scritta la sentenza, ma questa volta nessuno potrà accampare scusanti e lamentare di essere stato indotto nell’errore.
Nel merito, sulla base di quanto affermato dal CO.N.VI.RI. e che viene assunto dal’amministrazione, questa tariffa è determinata non già dalle reali e concrete modalità della gestione di ACEA ATO5 S.p.A., ma sostanzialmente dalle inadempienze della parte pubblica che non ha mai provveduto a revisionare la tariffa e, dunque, ad applicare ad essa i coefficienti di correzione in danno del gestore e a vantaggio degli utenti.
Questo significa che nella proposta di tariffa preannunciata dall’onorevole Iannarilli i cittadini sono “cornuti e mazziati†perché, prima (e tutt’ora) hanno subito gli effetti delle inadempienze di ACEA ATO5 S.p.A. ed ora dovrebbero subire gli effetti delle inadempienze degli amministratori pubblici.
La tariffa che deve essere determinata, ormai, è quella per l’anno 2011 e a tutela dei cittadini pretendiamo che sia determinata per tempo e con l’integrale applicazione del coefficiente MALL a totale ristoro dei cittadini. Qualunque altra determinazione sarà respinta al mittente.
Lascia basiti che ancora oggi, invece di intraprendere la via della rescissione per colpa della convenzione, si continui ad interrogarsi se aprire o meno un contenzioso con il gestore: sono centinaia i milioni di Euro che i cittadini ed i Comuni devono vedersi restituiti e sono migliaia, decine di migliaia i reclami dei cittadini che attendono soddisfazione ormai da anni.
Da ultimo, nessuno si illuda di ripulire l’intera vicenda con la stesura di un nuovo piano d’ambito costruito a bella posta per garantire gli interessi economici di ACEA e nelle cui pieghe farne scomparire gli addebiti.
Come Coordinamento Acqua Pubblica della Provincia di Frosinone continuiamo sulla nostra strada procedendo all’apertura si sempre nuovi sportelli di aiuto ai cittadini, consapevoli che solo la partecipazione e la mobilitazione dei cittadini saprà anche in questo caso avere ragione di un piano istituzionale in cui i diritti e gli interessi dei cittadini sono sempre posti in subordine se non disattesi e disconosciuti.
COORDINAMENTO ACQUA PUBBLICA DELLA PROVINCIA DI FROSINONE