Carenza di mezzi, personale e, come se non bastasse, anche cronici ritardi nel pagamento degli straordinari. La situazione che sta vivendo il personale del comando provinciale dei vigili del fuoco di Frosinone, una situazione che, secondo Giuseppe Simeoli, segretario generale aggiunto della FNS Cisl, rischia di minare l’umore di chi è chiamato quotidianamente a lavorare per la sicurezza pubblica. Simeoli parla da L’Aquila dove una squadra di pompieri della provincia di Frosinone si reca periodicamente, alternandosi con le squadre delle province limitrofe. In Abruzzo, i vigili del fuoco sono ancora impegnati in gran numero per assistere i residenti nel recuperare materiale dalle abitazioni distrutte dal terremoto del 6 aprile 2009 e, quelli della provincia di Frosinone, sono particolarmente apprezzati dalle popolazioni locali per la loro professionalità e disponibilità . Le problematiche, però, a fronte di tanto lavoro, sono tante. “I mezzi sono vecchi, il personale è carente, e il pagamento degli straordinari è in ritardo basti pensare – ricorda Simeoli – che ancora non sono state pagate le ore di lavoro straordinario ai vigili del fuoco che sono andati in soccorso delle popolazioni di Messina in occasione dell’alluvione. Il continuo spostamento di uomini, unitamente ai pensionamenti non integrate dalle assunzioni, costringe i vigili del fuoco ciociari, a turnazioni massacranti pagando in ritardo, ovviamente, gli straordinari. E’ una situazione non più sostenibile che rischia di minare lo spirito con cui i vigili del fuoco mettono a repentaglio la loro vita e tolgono tempo alle famiglie per un lavoro fondamentale per il quale, però, a parte poche sulle spalle, non ricevono gli adeguati compensi. Mancanze che offendono la dignità di chi lavora e che, per il bene degli altri, non si tirerebbe mai indietro”. Ma i problemi sono anche altri e non secondari dato che i mezzi usati dai vigili del fuoco, nei loro interventi, sono fondamentali per la buona riuscita degli stessi. “Sono pochi i camion in dotazione al comando di Frosinone – dichiara Simeoli – che hanno meno di 30 anni. Questo significa che hanno bisogno di una frequente e costosa manutenzione. Capita, cioè, che dopo qualche giorno dall’uscita dall’officina, i mezzi debbano ritornarvi. Lo scorso anno, solamente per il mantenimento meccanico, l’amministrazione ha speso oltre 150 mila euro. Ma ci sono difficoltà anche e solo per comprare una motosega o una tranciacavi”.