Le pubblicazione su Wikileaks dei documenti segreti del Dipartimento di Stato statunitense degli ultimi quattro anni hanno reso pubblici molto di quello che si è detto nelle stanze dei bottoni del Paese più influente al mondo. Almeno nelle prime ore rimbalzano all’attenzione dell’opinione pubblica il chiacchiericcio e le colorite descrizioni di capi di Stato che, ufficialmente vengono osannati e tenuti in grande considerazione ma, alle spalle, la considerazione è ben altra. Quel che ci riguarda più da italiani è come viene definito il presidente Berlusconi: il governo americano lo ritiene portavoce di Putin in Europa, che tra loro ci sono scambi di ricchi regali. Pubblicato anche un documento con cui gli Stati Uniti chiedevano ai loro ambasciatori a Roma e Mosca di scoprire se tra i due vi fossero affari economici privati tali da poter condizionare le scelte politiche dei loro rispettivi Paesi. A proposito del Premier italiano, Berlusconi viene considerato un leader troppo stanco dai continui festini selvaggi (continua).