Definiti da Frattini l’11 Settembre della diplomazia mondiale, le pubblicazioni di Wikileaks tirano fuori la documentazione con la quale si dimostrerebbe che gli alleati dell’Arabia Saudita, spingevano per attaccare l’Iran quando stava lavorando al programma nucleare. Lo scrive il quotidiano britannico Guardian citando comunicazioni interne ai vari uffici statunitensi secondo i quali dall’Arabia arrivavano ripetute sollecitazioni all’attacco Dai sauditi arrivavano inviti “a tagliare la testa al serpenteâ€. Stesso deciso invito sarebbe arrivato dai leader di Giordania e Bahrein che chiedevano di fermare il programma nucleare di Ahmadinejad a qualsiasi costo, anche con l’utilizzo delle armi. Stessi segnali arrivavano dagli Emirati arabi uniti (Eau) e dall’Egitto. Al Pentagono, inoltre, il segretario alla difesa, Robert Gates, ha avvertito che se gli sforzi diplomatici nei confronti dell’Iran fossero falliti, il rischio era la proliferazione nucleare nel Medio Oriente oppure una guerra innescata da un blitz israeliano dato che, da Israele già erano arrivati segnali di intolleranza e, soprattutto, una fazione che riteneva di agire contro l’Iran prima che fosse troppo tardi.