Se i Paesi Arabi spingevano alla guerra con l’Iran per fermare il programma nucleare, l’Italia, con il Ministro Frattini, puntava alla diplomazia per convincere il regime di Ahmadinejad a cessare gli esperimenti di uranio arricchito. C’era, però, il doppio gioco della Turchia che, da una parte spingeva verso l’Europa, dall’altro, invece, “apriva†all’Iran. Informazioni che emergono sempre dalle pubblicazioni di Wikileaks di un carteggio tra l’ambasciatore americano a Roma e Washington. L’idea di Frattini era di creare un tavolo di trattative e riuscire a farci sedere la Cina e l’India, Paesi che influenzano l’economia iraniana e rendere partecipe dei giochi anche Arabia Saudita, Turchia, Brasile, Venezuela ed Egitto. Un piano che aveva avuto il benestare del sottosegretario Clinton.