Da Riccardo Mastrangeli, Consigliere Comunale di Frosinone del Popolo della Libertà riceviamo e pubblichiamo:
Finisce un anno, tempo di bilanci.
E quello dell’Amministrazione guidata da Sindaco Michele Marini presenta come conto consuntivo un pesante rendimento negativo.
L’anno che si sta per concludere a livello politico ed amministrativo è stato caratterizzato da un immobilismo totale.
A camminare sono state solo le polemiche e gli infiniti giochi di potere nel Palazzo del Comune.
Il 2010 si è aperto con la verifica di maggioranza e si è chiuso con un rimpasto in giunta ancora da completare.
In un solo anno l’Amministrazione ha perso quattro assessori (Spaziani e Mostarda per dimissioni, Dialmi e Parlanti per scelte politiche) e non si è fatto altro che parlare della sfiducia al Presidente del consiglio Venturi (strada poi non percorribile) e di chi avrebbe dovuto occupare questa o quella poltrona. Sotto il profilo politico il ricambio non è stato ancora terminato visto la promessa, ancora non mantenuta, di far entrare in giunta un esponente della lista Marini al posto di un uomo del Pd.
Se spostiamo l’attenzione sotto il profilo amministrativo il fallimento è totale.
Si è inaugurato l’ascensore inclinato, opera messa in campo dalla precedente amministrazione ed inaugurata solo dopo metà mandato della giunta successiva. Per il resto i lavori al teatro non sono mai partiti, lo stadio è rimasto nei sogni di chi ancora ci crede, i lavori sulla Monti Lepini ancora devono essere appaltati, del parco del fiume Cosa e quello delle Fontanelle si sono perse le tracce, nel dimenticatoio sono finite le varianti Casilina nord e Casilina sud, il project financing dei Piloni è rimasto solo su un comunicato stampa dello scorso gennaio. La piastra poi è stata ultimata solo da pochi giorni, già si è allagata due volte e pensare che deve essere ancora inaugurata: ricordiamo che stiamo parlando di un’opera che avrebbe dovuto essere inaugurata già da anni e che tanti disagi ha creato ai residenti ai Cavoni.
Il rilancio del centro storico è finito ancor prima di iniziare.
Sotto il profilo urbanistico, nel 2010, Frosinone doveva vedere gru a destra e sinistra. Si sono aperti solo pochissimi cantieri sia per le aree Peep sia in zona B. Il piano Cdr-Cdu deve ancora vedere la luce.
Sul piano finanziario i conti segnano profondo rosso ed anche la salute economica dell’ente rischia il dissesto.
E’ trascorso un anno e la polizia locale, sempre allo sbando, è ancora senza guida.
Sotto il profilo culturale è meglio stendere un velo pietoso. Di Grandi Eventi neanche a parlarne ma l’estate scorsa è stata avara di soddisfazioni anche per i semplici eventi.
Analizziamo l’ordinaria amministrazione?
Le strade cadono a pezzi, la città è abbandonata a se stessa, i problemi per i cittadini dalla mobilità all’inquinamento, dalle infrastrutture ai servizi, sono sempre gli stessi.
Insomma il 2010, a differenza del sempre ottimista Sindaco Marini, è da archiviare in maniera del tutto negativa.
La realtà è che la città ha perso un anno.
Marini continuerà a dire che tutto procede bene, noi siamo convinti che i cittadini non la pensano allo stesso modo.
Salutiamo il 2010 senza nostalgia ma siamo altresì preoccupati per il 2011 che non si preannuncia per questa nostra città un anno di soddisfazioni.