Il latte di mucca viene pagato troppo poco ai produttori e viene venduto a un prezzo decisamente alto ai consumatori. La Provincia di Frosinone mette in campo una serie di interventi ed è intenzionata a sviluppare progetti mirati per favorire il consumo di latte locale facilitando il contatto diretto tra produttori e consumatori.
“Siamo convinti – dice il Presidente Iannarilli – che il consumo dei prodotti della nostra terra e dei nostri allevamenti debba essere promosso in ogni circostanza e con iniziative efficaci e mirate continuando a proporre quel che definiamo il “federalismo dei consumi†per un rilancio in primis all’interno della nostra società e del nostro territorio dei nostri stessi prodotti. I cittadini della provincia di Frosinone devono essere consapevoli dell’ottima qualità dei prodotti agricoli della Ciociaria e chiediamo loro di acquistarli, di preferirli agli altri. In questo modo facciamo del bene a tutti: ai produttori che possono ottenere un incasso superiore e ai consumatori che possono acquistare a un prezzo migliore. Soprattutto sanno da dove proviene quel che mangiano, e non è poco. Il risultato che ne viene fuori è un mercato interno più dinamico. Per quanto riguarda il latte vaccino questo discorso vale doppio, considerato il gravissimo problema che si trascina da troppo tempo per il crollo del prezzo del latte alla stalla e la chiusura delle attività a catena che nella nostra provincia sembra inarrestabileâ€.
Sull’argomento si è espresso nei giorni scorsi l’Assessore provinciale all’Agricoltura, Giovanni Melone, a margine della riunione del Tavolo verde con l’Assessore regionale all’Agricoltura e le organizzazioni di categoria delle province di Frosinone e Latina, Angela Birindelli che proprio sui problemi del mercato del latte ha visto il suo snodo centrale.
“ Si è trattato di un incontro costruttivo – ha detto Melone – sebbene si sia registrata l’assenza della Coldiretti e della Cia. Specialmente questi ultimi hanno sempre fatto fuoco e fiamme perché non si convocava il Tavolo verde, poi sono assenti quando c’è il loro interlocutore principale. Ringrazio la Birindelli per la sua presenza e soprattutto per la sua disponibilità oltre alle varie associazioni di categoria che hanno partecipato: Unione Provinciale Agricoltori-Confagricoltura FR, Coldiretti FR, Ass. Prov. Allevatori FR, Ordini dei Dott. Agronomi, Ordine dei Medici Veterinari, Coldiretti LT, Confagricoltura LT, Confed. Italiana Agricoltori LT, Aprozol LT, Ass.to agricoltura della prov. di Latina. Ritengo molto importante la sensibilità dimostrata dall’assessore regionale anche sul problema del latte e noi porteremo molto presto al tavolo permanente interprofessionale sull’Agricoltura la grande sofferenza dei nostri allevatori e le soluzioni che riteniamo sponsorizzare e per le quale chiederemo l’appoggio diretto di Roma. La Birindelli sa che i problemi della Valle del Sacco rappresentano per noi un’altra grave perdita secca e intende starci vicina per le iniziative che abbiamo in animo. Noi non disdegniamo l’idea di insediamenti importanti per la trasformazione del latte e la valorizzazione del prodotto attraverso marchi di qualità , ma insieme a queste iniziative che vediamo diluite nel tempo per forza di cose, interventi immediati come quello di favorire il commercio diretto del latte che intendiamo rendere sistematico pensando anche alla raccolta finalizzata a tale scopo presso i piccoli allevatori.
Anche l’assessore alle Attività produttive, Trina ha annunciato iniziative per favore la vendita diretta del latte. Un progetto che insieme a Coldiretti ha messo in cantiere già nell’ambito dell’iniziativa “Il mercato del contadino a km 0†che vedrà la sua prima edizione domenica prossima.