“Buona sera e Buon Anno a voi tutti, italiane e italiani di ogni generazione. Non vi stupirete, credo, se dedico questo messaggio soprattutto ai più giovani tra noi, che vedono avvicinarsi il tempo delle scelte e cercano un’occupazione, cercano una strada. Dedico loro questo messaggio, perché i problemi che essi sentono e si pongono per il futuro sono gli stessi che si pongono per il futuro dell’Italia”. Così il presidendete della Repubblica Giorgio Napolitano ha esordito nel suo messaggio augurale di fine anno trasmesso a reti unificate sulle reti televisdive nazionali. Un discorso iniziato rivolgendosi ai giovani e ch agli stessi, Napolitano ha riservato ampi spazi ricordando le difficoltà che il mondo giovanile sta vivendo in questo perido storico del nostro Paese. Ha “benedetto” la riforma universitaria, ricordandone gli aspetti positivi e anche la possibilità di cambiare quelli che lo sono meno. Ha afforntato il problema del lavoro chiedendo coraggio e invitando al dialogo imprenditoria e organizzazioni sindacali. Ha detto, inoltre, di non dover nascondere le difficoltà in cui si dimena la Nazione, ma anche di vincere l’ansia che porta all’immobilismo. Ha ricordato Napoli, senza riuscire a nascondere una forte emozione che gli hanno inumidito gli occhi ma ha anche ricordato i tanti giovani che si sono immolati nel nome dell’unificazione dell’Italia.
Ermanno Amedei