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Scontri a Roma, parla il Cocer della Guardia di Finanza

Il Consiglio Centrale di Rappresentanza della Guardia di Finanza esprime la propria solidarietà ai colleghi che ieri sono stati impegnati a Roma. Particolare vicinanza manifestiamo al collega che, durante i violenti scontri, ha mostrato una freddezza esemplare nell’uso dell’arma in dotazione personale, benché quasi sopraffatto e minacciato del bene più prezioso: la propria vita.

Esprimiamo la nostra opinione al termine di una lunga giornata di riflessione che vuole testimoniare l’equilibrio di giudizio, necessario ed indispensabile quando sono in gioco la vita delle persone (cittadini e poliziotti), l’ordine democratico del Paese e la civile convivenza all’interno di esso che sempre più frequentemente vengono messi a rischio dall’intervento delinquenziale di alcuni facinorosi.

Al mondo politico diciamo con forza di tenere in debito conto le esigenze degli operatori della sicurezza, che da troppo tempo risultano inascoltate, nonostante le rivendicazioni e le ripetute proteste.

L’applicazione delle norme dell’ultima manovra finanziaria – considerato che la fissazione di tetti individuali alle retribuzioni è inconciliabile con la richiesta di sempre maggiori prestazioni – soprattutto in assenza dei correttivi che il Governo si è impegnato ad attuare in sede di voto di fiducia in Parlamento, oltre a penalizzare ingiustamente il personale del comparto, mettono a rischio l’effettiva tutela della sicurezza dei cittadini.

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