Battisti, l’Italia offesa fa leva sui 10 miliardi di commesse
1 Gennaio 2011L’Italia si mobilita contro l’offensiva decisione del Brasile, e del suo presidente uscente Lula, di non concedere l’estradizione del terrorista Cesare Battisti. Condannato all’ergastolo per quattro omicidi commessi nel Bel Paese, Lula ha detto no all’estradizione sostenendo che in Italia sarebbe a rischio l’incolumità del prigioniero. Come a dire che in Italia, così come nei paesi non civili, non sono garantiti i diritti fondamentali dei detenuti. Maggioranza e opposizione, Idv compresa, schierata contro la decisione dei sud Americani. Futuro e libertà chiede uno scatto d’orgoglio per evitare che la dignità del Paese venga oltremodo offesa. Il Pd, pur condannando il rifiuto brasiliano, rimarca come la politica estera dell’Italia sia improduttiva. Antonio Di Pietro chiede che il Paese risponda ad una sola voce a questo affronto.
Intanto proseguono le mosse diplomatiche. Previsto il rientro dell’ambasciatore Italiano a Brasilia per studiare altre mosse ma, nel frattempo, da Roma sono arrivati messaggi diretti al nuovo Governo Brasiliano. La neo eletta Dilma Rousseff, che sostituirà Lula. Lei, in campagna elettorale aveva detto chiaramente che era favorevole all’estradizione. Ma la “leva†su cui l’Italia sta lavorando, è costituita dai 10 miliardi di euro in appalti e commesse relativi ad accordi bilaterali. Usare questo mezzo peserebbe sulle aziende italiane ma anche sul paese brasiliano che punta allo sviluppo tecnologico. Intanto a febbraio, il terrorista sarà un uomo libero nonostante sia responsabile di quattro vite stroncate. Questo perché i Brasiliani lo ritengono in pericolo in Italia: ma non erano loro a sparare sui bambini delle favelas?
Brasile a 300 milliardi dollari in riserve internazionale e compra dove voglie. La tecnologia che compra Brasile in Italçia si chiama vino ed oglio di oliva. Brasile sporta aeri per piu di 100 paese dil mondo. Brasile vende tecnologia. Gli alleati brasiliani sonno in il BRIC, non in Europa.
Forse ha ragione e comunque si vedrà , quel che è certo è che il Brasile in termini di civiltà non può dare lezioni a nessuno e che sta proteggendo un assassino che uccide in nome di una ideologia.
Ermanno Amedei